Simone Di Meo per “la Verità”
paola balducci 1
Ottenere un invito dalla signora dei salotti (di giustizia) romani era sinonimo di successo. Non riceverlo voleva dire precipitare nel girone dell' irrilevanza. Il potere delle cene è un capitolo poco battuto del legal thriller sul Csm che emerge dalle carte dell' inchiesta di Perugia, che vede indagato l' ex boss di Unicost, Luca Palamara. E con lui l' ex consigliera laica Paola Balducci, eletta in quota Sel, anche se sarebbe più corretto dire in quota Nichi Vendola, nella consiliatura 2014-2018. Entrambi accusati di corruzione per i disinvolti rapporti con il discusso imprenditore-lobbista Fabrizio Centofanti.
MARCO MANCINETTI
Avvocato, docente universitario, ex assessore regionale in Puglia, Paola Balducci è l' organizzatrice instancabile di ambiti incontri mangerecci che diventano terreno di scontro addirittura all' interno delle correnti della magistratura. Come dimostra l' aspro scambio di battute tra Palamara e il collega Marco Mancinetti, oggi a Palazzo dei Marescialli. È il 18 ottobre 2018, e Mancinetti si sfoga con Palamara: «Ieri sera la Balducci ha fatto una cena non invitando me solo tra i neo consiglieri. Tu eri presente giusto?». L' amico risponde: «Sì, ero presente ma a me aveva detto invito era stato fatto a tutti e che non c' eri tu e Morlini (il consigliere dimissionario Gianluigi Morlini, ndr)».
mario suriano, marco mancinetti, piercamillo davigo
Mancinetti spiega: «Morlini perché impossibilitato io mai invitato. Ma questo è un affronto grave. E anche tu non ti sei comportato da amico. Ma va bene così». L' ex presidente dell' Anm prova a difendersi: «No Marco scusami ma non sono d' accordo [] Sono stati a Capri dove io non c' ero e lei ha fatto invito». Mancinetti però sbotta: «È una vergogna... Pignatone (il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, ndr), Baldi (probabilmente si tratta dell' ex capo di Gabinetto del ministro della Giustizia, Fulvio Baldi, ndr), Basentini (il riferimento è forse a Francesco Basentini, ex capo del Dap, ndr)... delegittimazione totale del consigliere di Roma e fai pure tu la vittima dell' ingiustizia... va bene prendo atto». Palamara rintuzza: «[...] Rispondo dei miei comportamenti non di quelli altrui. A casa mia invito io. A casa degli altri no».
GIANLUIGI MORLINI
basentini
Il pm sott' inchiesta è ospite fisso agli appuntamenti mondani della collega consigliera e da lei «festeggio mio compleanno [] con Pigna (Giuseppe Pignatone, ndr), [] Legnini (l' allora vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, ndr) [] e altri pochi ma buoni amici». Legnini lo ritroviamo in un altro Whatsapp, inviato da Palamara a Riccardo Fuzio (pg della Cassazione dimessosi dopo l' avviso di garanzia per rivelazione di segreto nel procedimento di Perugia): «Domani vieni a pranzo da me perché ho invitato Balducci e Legnini che è a Roma?».
paola balducci aldo natalini
Accade talvolta che, invece di invitare, la consigliera si autoinviti a casa degli altri. Come capita, il 23 dicembre 2018, a Palamara, che subito scrive alla mamma: «Cosa dico alla Balducci?». La donna gli chiede: «Vuole venire... A che ora?... A pranzo?». Lui conferma: «Sì». Che l' avvocato abbia un carattere da perfetta pr, lo conferma pure il pm di Siena Aldo Natalini (lo stesso che archiviò l' inchiesta per la misteriosa morte del manager Mps, David Rossi) che racconta al capocorrente di Unicost: «Ciao Luca, l' altro giorno ho conosciuto Paola Balducci (che in realtà avevo già conosciuto qui a Siena alla serata lounge del congresso Anm): si è messa a chiacchierare con me... di Siena... dei miei progetti futuri... un soggettone! Le ho detto che sono tuo ex uditore ed era contentissima».
paola balducci 2 FRANCESCO GRECO
Natalini rammenta - con tanto di emoticon sorridente - una scenetta che suscita l' ilarità di Palamara. «Un tipo un po'... esuberante diciamo... C' era anche Francesco Greco (il procuratore di Milano, ndr) e l' ha baciato... nella foca (sic, ndr) l' ha baciato in bocca... Lui imbarazzatissimo!... Eheh...». Il rapporto di amicizia tra Luca e Paola è intenso, e quando il pm sott' inchiesta riceve la notizia della imminente pubblicazione di un articolo sulla possibile inchiesta di Perugia, a lei si rivolge. È il 26 settembre 2018, e Palamara la avvisa: «Domani fatto (Il Fatto Quotidiano, ndr) mi ammazza». La Balducci: «Ma arrivi che succede? Non mi fare preoccupare ti hanno visto con qualcuno?». Palamara: «Sui rapporti tra me e Centofanti». Lei: «Di nuovo?».
Lui: «Per farmela pagare per Ermini (la nomina a vicepresidente del Csm di David Ermini, ndr)... E per Consip... Parlerà anche di Pigna (Pignatone, ndr)». Lei: «Male ovviamente». Lui: «Di una cena». E lei: «Ma che ne sanno?».
paola balducci foto di bacco
Succede che i due discutano inoltre di politica. La Balducci, che è espressione del centrosinistra, esprime apprezzamento per l' allora ministro dell' Interno, Marco Minniti («Travolge tutti»), ricevendo analogo giudizio dal suo interlocutore («È bravo») e concludendo così: «Mito». I due si trovano d' accordo pure su Matteo Salvini. Parlando di possibili leader in circolazione, Palamara stronca Zingaretti («Non lo è nemmeno Nicola ancora...»), ma promuove il capo leghista come unico profilo politico riconoscibile («a parte lui non c' è... non ci sono le figure... ognuno ha pezzetti di cose»). E la Balducci si dice d' accordo.