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    TORNA LIBERO GIANNI MELLUSO, DETTO "GIANNI IL BELLO", NOTO PER ESSERE STATO L’ACCUSATORE DI ENZO TORTORA - È STATO ASSOLTO IN APPELLO DALL'ACCUSA DI AVER ORDINATO L'OMICIDIO DI SABINE MACCARONE, UNA GIOVANE DONNA SVIZZERA IL CUI CORPO FU RITROVATO IL 16 APRILE 2007 IN UN POZZO A MAZARA DEL VALLO, IN PROVINCIA DI TRAPANI…


     
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    G.G. per “Libero quotidiano”

     

    GIANNI MELLUSO GIANNI MELLUSO

    Dall' ergastolo alla libertà. Gianni Melluso, detto "Gianni il Bello", noto per essere un ex pentito del processo Tortora, è stato assolto in appello dall' accusa di aver ordinato l' omicidio di Sabine Maccarone, una giovane donna svizzera il cui corpo fu ritrovato il 16 aprile 2007 in un pozzo a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. La sentenza è della prima sezione della corte d' assise d' appello di Palermo, che ha riformato la decisione con cui i giudici di Trapani avevano condannato all' ergastolo Melluso, originario di Sciacca (Agrigento).

     

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    L'ex collaboratore di giustizia, per il quale è stata disposta la scarcerazione, era stato accusato da un altro ex pentito, Giuseppe D' Assaro, originario di Mazara, che ha confessato di avere assassinato la donna e che è stato condannato a trent' anni in abbreviato. Le sue dichiarazioni sono apparse ai giudici di secondo grado confuse e contraddittorie.

     

    Lo stesso Melluso, difeso dagli avvocati Nino Caleca, Carmelo Carrara e Miriam lo Bello, il giorno dopo il ritrovamento del cadavere della trentenne elvetica, ma di origini italiane, con cui aveva avuto una relazione a Sciacca, aveva scritto all' allora procuratore di Trapani, Silvio Sciuto, indicando D' Assaro come possibile autore dell' omicidio: il collaborante mazarese era stato infatti l' ultima persona con cui la Maccarone si era allontanata da Sciacca.

     

    GIANNI MELLUSO GIANNI MELLUSO

    Melluso nel 2010 aveva chiesto scusa ai figli di Enzo Tortora. Il noto presentatore televisivo il 17 giugno del 1983 con l' accusa di di associazione camorristica finalizzata allo spaccio. Nel febbraio dell' anno successivo entra in scena Melluso: ai magistrati dice di aver fornito della cocaina a Tortora per da distribuire nel mondo dello spettacolo. Poi, nel 1995, scagiona Tortora e accusa i magistrati, colpevoli di aver assecondato le falsità. Poi ammette di aver dichiarato il falso per screditare gli inquirenti. Assolto con formula piena nel 1986, muore il 18 maggio del 1988. Aveva 59 anni.

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