Gianluca Veneziani per “Libero Quotidiano”
salvini al bano
Fortuna che da noi non c' è la sinistra al potere, perché altrimenti stilerebbe una black-list simile a quella dell' Ucraina nei confronti degli artisti filo-putiniani. Alla pari tutti i personaggi dello spettacolo che hanno dichiarato la propria preferenza per Salvini rischierebbero di essere considerati dei traditori dagli esponenti dei salotti radical chic che da sempre si ritengono unici depositari della cultura in Italia.
Ma tant' è: ormai il leader della Lega non fa solo breccia tra gli elettori comuni ma acquista credito tra i vip del cinema, della tv e della musica forse perché è diventato lui stesso una rockstar.
salvini al bano
Tra i personaggi che hanno fatto un endorsement a suo favore alcuni appartengono a quel filone musicale che, più che nazional-popolare, sarebbe corretto definire nazional-populista. In primis Al Bano che, prima ancora che fan di Putin, è un cantore di Salvini il quale «ha trasformato la Lega in un partito nazionale» e «mi sembra stia mantenendo il programma annunciato in campagna elettorale», soprattutto sulla questione immigrazione: «Ci vuole un po' d' ordine con questa ondata di migranti», ha spiegato l' artista.
al bano matteo salvini
Ad aggiungersi al coro, è il caso di dire, c' è un altro cantante "italiano vero" come Toto Cutugno che ammette: «C' è un personaggio della politica attuale che mi piace: Salvini. Perché quando lo sento parlare è un uomo con i coglioni». Oltre che con le idee chiare sull' immigrazione: «Sarei favorevole a ospitare queste persone, ma credo che prima, noi italiani, abbiamo problemi da risolvere», continua Cutugno. L' eterno secondo convertito sulla via del «Prima gli italiani».
toto cutugno
Una che ormai pare verde-blu leghista pur essendo rossa di capelli è Rita Pavone che lo scorso anno, commentando alcune dichiarazioni dei Pearl Jam contro la chiusura dei porti, aveva detto: «Ma farsi gli affari loro, no?», guadagnandosi l' apprezzamento del leader leghista che l' aveva tributata con un «Onore a Rita Pavone, che non si inchina al pensiero unico!». Se c' è chi le canta, con tanto di sviolinate, a Salvini, c' è anche chi gli esprime sostegno a partire dal mondo forse a lui più ostico: il cinema.
toto cutugno
Da questo punto di vista hanno destato stupore le affermazioni di Riccardo Scamarcio, secondo cui «Salvini non è razzista. Il suo governo ingloba una larga parte del pensiero nazionalista, nel senso più nobile del termine». E ancora di più hanno suscitato polemiche le prese di posizione di due attori che, di certo, non possono dirsi di destra: Claudio Amendola ha definito il leader leghista «il miglior politico degli ultimi vent' anni, anzi degli ultimi trenta», e Claudia Gerini ha plaudito al governo gialloverde in quanto «fa delle mosse giuste per gli italiani», giudicando «ottima» l' idea di un censimento dei rom (poi entrambi hanno fatto una piccola retromarcia, forse perché il cinema certe cose non le perdona...).
rita pavone
tutti sul carro Chi ha tenuto il punto sono stati due personaggi del piccolo schermo come Giancarlo Magalli e Lorella Cuccarini, abituati a condurre e capaci di apprezzare il conduttore del Paese Italia, Matteo Salvini. Il primo ha ricordato che il ministro dell' Interno «non è razzista, è protezionista», e ha elogiato il sovranismo che «si fonda sull' amore e il rispetto dell' identità nazionale»; la seconda ha sostenuto che «bloccare l' immigrazione non è di destra, è sacrosanto».
al bano matteo salvini 2
Insomma, il numero degli artisti #iostoconsalvini, quasi in risposta al manifesto vip dell' anno scorso su Rolling Stone «Noi non stiamo con Salvini», cresce più va avanti il governo. La speranza è che tutti costoro non stiano soltanto salendo sul Carroccio del vincitore.
silvio testi lorella cuccarini (1) giancarlo magalli toto cutugno toto cutugno TOTO CUTUGNO ARMATA ROSSA al bano matteo salvini 3