IL RITIRO DI FRANCESCO TOTTI
Emilia Costantini per Corriere della Sera – Roma
Si alza il sipario con «Odio Amleto» il 28 settembre la stagione della Sala Umberto, presentata dal direttore Alessandro Longobardi. Uno spettacolo decisamente curioso, che vede il ritorno in palcoscenico di Gabriel Garko, a distanza di anni dalla sua esperienza con Luca Ronconi.
Si tratta di una divertente commedia di Paul Rudnick, già successo a Broadway, dove il protagonista è una star della fiction televisiva che, per rifarsi un look da attore impegnato, accetta di interpretare il personaggio shakespeariano. Ma spunta il fantasma del leggendario John Barrymore, mitico Amleto del passato interpretato da Ugo Pagliai, e le cose si complicano.
FRANCESCO TOTTI IN LACRIME
La regia è di Alessandro Benvenuti e in scena è prevista anche Paola Gassman. Insomma, Garko si cimenta in un ruolo che lo riguarda molto da vicino. Il dubbio amletico del caso è: continuare a fare tv o concedersi al palcoscenico?
Dice l' attore: «Amleto e Shakespeare, a un attore possono davvero far tremare le gambe: e infatti non affronto il personaggio di Amleto vero e proprio, che ovviamente fa paura, almeno a questo giro... Ma amo il teatro perché è l' unica occasione per un rapporto diretto con il pubblico».
manfridi
Altri dieci spettacoli in cartellone, dove non mancano i classici, «Il borghese gentiluomo» di Molière nell' interpretazione e con la regia di Filippo Dini, ma anche commedie sull' immediata attualità come «La partitella» di Giuseppe Manfridi con la regia di Francesco Bellomo, che racconta l' addio di Totti: «L' onda d' emozione che ha travolto me e migliaia di persone domenica scorsa - dice l' autore - mi ha spinto a capire da dove venisse e cosa ci fosse dietro quel lungo monologo».
TOTTI
Tra gli altri titoli, «Bukurosh, mio nipote» di Gianni Clementi e «Rosalyn» di Edoardo Erba con Marina Massironi. Poi dei ritorni: «Un' ora di tranquillità» di Florian Zeller con Massimo Ghini, che ha già debuttato nella passata stagione; «La mia vita... in musica» con Lina Sastri; e «Le Bal», storico spettacolo tratto da una creazione di Jean-Claude Penchenat.
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