Luca Fornovo per la Stampa
LONDON STOCK EXCHANGE
La maxifusione tra la Borsa di Londra e quella di Francoforte è a rischio. A sbarrare la strada alle nozze tra le due super Borse è l' Unione europea che chiede come requisito obbligatorio per il via libera alla maxi-operazione che venga venduta una delle attività italiane, il mercato dei titoli di Stato (Mts).
Ieri in tarda serata infatti si è appreso da una nota del London Stock Exhcange (Lse) che la Commissione europea inaspettatamente ha chiesto la cessione dell' Mts, tra i principali mercati al mondo dei titoli di Stato insieme a Stati Uniti e Giappone. Ma la Borsa di Londra si oppone a questa decisione in considerazione dei «benefici strategici» dell' Mts e delle attività italiane per la fusione tra i due listini.
BORSA FRANCOFORTE
In particolare, il gruppo Lse sostiene che una vendita dell' Mts comprometterebbe le relazioni con i regolatori e le autorità italiane, cioè il ministero dell' Economia, Banca d' Italia e la Consob. Inoltre il cambio dell' azionista di controllo richiederebbe anche l' autorizzazione delle autorità regolatorie in Regno Unito, Belgio, Francia e Stati Uniti.
Il mercato dei titoli di Stato è infatti un asset strategico non solo per il London Stock Exchange, ma per l' intero sistema Italia. Nonostante la decisione dell' Ue, il consiglio di amministrazione del gruppo Lse rimane convinto dei vantaggi strategici della fusione con la Borsa di Francoforte e ribadisce il sostegno degli azionisti all' operazione.
Mercato dei titoli di Stato (Mts)
Il 28 settembre 2016 la Commissione europea annunciò l' inizio della fase due della valutazione dell' operazione di fusione tra Francoforte e Londra. Il 7 febbraio scorso l' Ue aveva iniziato un periodo di test sul mercato (market testing), basandosi sugli impegni presi dal gruppo Lse e da Deutsche Borse, la Borsa tedesca, compresa la proposta di vendita all' Euronext di Lch, la società di clearing (la cassa di compensazione del gruppo).
spread NEWS
Il 16 febbraio Bruxelles a sorpresa ha sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo la vendita di Lch in relazione all' accesso al trading di obbligazioni e pronti contro termine attualmente forniti da Mts. Nato nel 1988 oggi l' Mts tratta, attraverso una piattaforma elettronica, non solo titoli di Stato italiani ma anche di Paesi europei e di emittenti sovranazionali. L' Mts genera un volume di scambi di 90 miliardi di euro al giorno. Il 60,37% del suo capitale è stato acquisito da Borsa Italiana e il resto è in mano a 27 gruppi bancari italiani e internazionali.