Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per “la Stampa”
MARIO SCARAMELLA
[…] Nel frattempo gli 007 la cercavano tra mille difficoltà. Per fortuna, a Mogadiscio le nostre forze armate hanno un agguerrito contingente di 200 istruttori tra carabinieri, paracadutisti e varie altre specialità.
Il loro lavoro quest'anno è stato doppio, dovendo istruire i somali e fare da scorta agli agenti dell'Aise. Nonostante ciò, i limiti erano evidenti. Raccontano le voci di dentro: «In un territorio fuori controllo come la Somalia, dove c'è una guerra non dichiarata, un occidentale non può muoversi inosservato. Occorre trovare il mediatore giusto».
MARIO SCARAMELLA
Sottolineano l'aggettivo: «Ci sono tanti sciacalli e velleitari». Tra quelli che si sono proposti all' Aise, pure un italiano famoso che da qualche anno si è trasferito in Somalia: quel Mario Scaramella, già consulente della Commissione Mitrokhin, oggi direttore della scuola di diritto dell' Università Statale del South West, che vanta buone entrature, ma il cui attivismo non è stato gradito. […]
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