Alberto Zorzi per il Corriere della Sera
fabio buzzi
Sarebbe stato, anzi è stato, un record straordinario, l' ennesimo di una carriera strepitosa, in cui aveva unito la passione per le barche di velocità e il successo imprenditoriale della sua FB Design.
Fabio Buzzi e il suo equipaggio avevano percorso le oltre 1.200 miglia che separano Montecarlo da Venezia in 18 ore e 32 minuti, a una media incredibile di circa 100 chilometri orari: una prova quasi impossibile, un mix tra capacità di resistenza fisica e affidabilità del mezzo, tanto che ogni anno molti la provano ma devono abdicare. Ma proprio sul traguardo, intorno alle 21 di ieri sera, il motoscafo off-shore di Buzzi, 76enne imprenditore di Lecco, forse per una distrazione, forse per la stanchezza, è finito contro la «lunata» del Lido - la diga costruita per difendere il Mose dai venti di scirocco - a una velocità stimata di 70-75 nodi, cioè circa 140 chilometri orari.
fabio buzzi
Uno schianto terribile, che ha causato tre morti, tra cui lo stesso Buzzi, e un ferito. Una tragedia vissuta in diretta dal team dei cronometristi dell' evento e dall' ufficiale di gara, che erano a bordo di una barca pilotata dall' esperto Maurizio Darai.
«Li abbiamo visti arrivare e la traiettoria era leggermente verso terra, forse hanno confuso le luci dell' ingresso del porto e si sono trovati di fronte la lunata, prendendola in pieno e saltandola», racconta Darai, ancora sotto choc, anche perché a bordo del mezzo, oltre a Buzzi che è un mito per la motonautica italiana e mondiale, c' erano un pilota americano e due suoi ex compagni di gare: Mario Invernizzi («con cui ho corso dieci anni e siamo anche diventati campioni del mondo», ricorda Darai) e Luca Nicolini.
Uno dei quattro è stato sbalzato fuori nell' impatto e si è salvato: ha riportato delle ferite, ma era lucido e gridava aiuto, tanto che dopo essere stato messo su una barella è stato portato al pronto soccorso. I tre che sono rimasti dentro la barca, tra cui Buzzi (ma in tarda serata ancora non erano state diramate le generalità di tutti), sono invece morti e spetterà al medico legale che verrà incaricato dal pm di turno Lucia D' Alessandro stabilire se la causa sia stato l' impatto o se siano annegati. «Quando sono arrivati abbiamo sentito il rombo del motore e li abbiamo visti passare velocissimi - continua Darai -.
Non ci siamo resi conto che si erano schiantati, ma a un certo punto non abbiamo più sentito alcun rumore. Pensavamo che si fossero fermati e siamo andati lì, ma abbiamo trovato la barca quasi tutta sotto acqua, solo con la prua per aria».
fabio buzzi
Sul posto erano già arrivati i tanti pescatori in zona, poi sono arrivati il Suem 118 e i Vigili del fuoco, che hanno trovato i corpi dei quattro a bordo, che inizialmente erano stati dati per dispersi. La notizia della morte di Buzzi ha fatto il giro degli appassionati, creando una grande commozione nel mondo dell' offshore.