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TRUMP, 'PAESI EUROPEI PAGHINO DI PIÙ PER GUERRA UCRAINA'
(ANSA) - I Paesi europei dovrebbero pagare una quota maggiore dei costi della guerra in Ucraina: lo ha detto a Voice of America il portavoce della campagna di Donald Trump per le primarie presidenziali 2024 del Partito Repubblicano, Stephen Cheng.
"Il presidente Trump ha ripetutamente affermato che la priorità principale del suo secondo mandato sarà quella di concordare la fine della guerra russo-ucraina il prima possibile - si legge in una nota inviata da Cheng a Voice of America -. Il presidente Trump ritiene che i Paesi europei dovrebbero pagare una quota maggiore dei costi associati al conflitto perché gli Stati Uniti hanno pagato molto di più, il che è ingiusto nei confronti dei nostri contribuenti".
Il messaggio afferma inoltre che Trump "farà tutto il necessario per ripristinare la pace e ripristinare la forza e la deterrenza americana sulla scena mondiale". E poi: "Lui è l'unica persona che può farlo. La guerra tra Russia e Ucraina non sarebbe mai avvenuta se Donald J. Trump fosse stato presidente. Che tristezza", conclude il messaggio.
IL PIANO TRUMP PER KIEV: "TRATTI O NIENTE ARMI"
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per "la Repubblica"
Gli Stati Uniti bloccheranno gli aiuti militari all'Ucraina, se non si siederà al tavolo delle trattative con la Russia. Se però sarà Putin a rifiutare un negoziato […], Washington aumenterà enormemente le forniture belliche a Zelensky, per metterlo in condizione di sconfiggere Mosca sul campo di battaglia e devastare le sue forze armate. È la sostanza del piano che due consiglieri chiave di Donald Trump gli hanno consegnato, secondo quanto ha rivelato l'agenzia Reuters.
La campagna presidenziale repubblicana si è affrettata a chiarire che solo le parole del candidato hanno valore ufficiale e nessuno è autorizzato a prendere posizioni per lui, ma gli autori della proposta hanno detto di averla presentata personalmente a lui, e hanno aggiunto di aver ricevuto reazioni incoraggianti.
Il documento è stato scritto dall'ex generale Keith Kellogg, uno dei consiglieri di Trump per la sicurezza nazionale, e Fred Fleitz. Entrambi avevano servito nel National Security Council della Casa Bianca durante il primo mandato, e Kellogg è stato spesso citato come un possibile capo del Nsc nell'eventuale secondo.
Il piano, pubblicato dall'America First Policy Institute, prevede un cessate il fuoco lungo le linee attuali del fronte, durante i colloqui. Kiev verrà posta davanti all'alternativa secca di trattare, o perdere le forniture militari Usa. Nello stesso tempo, però, Putin verrà informato che se rifiuterà la proposta, gli aiuti di Washington a Zelensky aumenteranno in proporzioni tali da metterlo in condizione di vincere la guerra.
Il Cremlino verrà invogliato a partecipare anche dalla promessa di un rinvio a tempo indeterminato dell'ingresso dell'Ucraina nella Nato. L'obiettivo del negoziato sarà mettere fine al conflitto, ma se alcuni territori occupati oggi dai russi resteranno nelle loro mani, Kiev non sarà obbligata a riconoscere di averli ceduti.
DONALD TRUMP AL TRIBUNALE DI NEW YORK
[…] Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha risposto che sarebbe «strano» congelare le ostilità sulla base delle linee attuali del fronte, perché la Russia ha violato la legge internazionale invadendo il suo Paese. […]
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