Estratto dell’articolo di Maria Egizia Fiaschetti per roma.corriere.it

corrado rizza marco trani dago

Il 21 settembre di dieci anni fa se ne andava Marco Trani, dj romano il cui nome è ancora avvolto da un'aura leggendaria. Figura carismatica che ha stregato più di una generazione grazie all'abilità tecnica che ancora oggi resta ineguagliata, nonostante le infinite possibilità offerte dalla tecnologia.

Maestro per molti dei colleghi con i quali ha attraversato una delle stagioni più prolifiche per la nightlife capitolina, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, quando la città era un'effervescente fucina creativa e attraeva intellettuali, artisti, personaggi del jet-set, socialite...

L'impegno dell'assessore Gotor

fiorello marco trani

L'anno scorso il gruppo Facebook «Vent'anni di Roma by night», che conta quasi 35mila iscritti tra cui molti volti noti del mondo dello spettacolo e dell'informazione, rilanciava sul Corriere una raccolta di firme aperta su Change.org (oltre un migliaio le adesioni registrate in pochi giorni) con la richiesta indirizzata al Campidoglio di intitolare una strada a Trani nella sua Casal Palocco, dove è nato il 14 marzo 1960. All'appello avevano risposto anche Fiorello, la stilista Frida Giannini, l'attore Sebastiano Somma, il cantante Gazebo, l'inviato di Striscia la notizia Jimmy Ghione e la giornalista Barbara Palombelli. L'assessore alla Cultura, Miguel Gotor, si era impegnato a dare seguito all'iniziativa partita dal basso facendola atterrare in commissione Toponomastica (nel frattempo è stata presentata istanza formale) e tutta la community che si muove intorno al mondo della notte adesso si aspetta che alle parole seguano i fatti.

Il ricordo dell'amico Corrado Rizza

marco trani lorenzo jovanotti

Mentre New York, lo scorso 11 settembre, ha dedicato una piazza nel Lower East Side, a Manhattan, ai Beastie Boys alla presenza di AD-Rock e Mike D, due dei tre componenti originari del gruppo hip hop (Adam Yauch è scomparso nel 2012), Roma potrebbe fare da apripista in Italia intitolando una strada a Trani, faro indiscusso dell'universo underground che ha segnato un'epoca e continua a ispirare virtuosi del mixaggio e cultori del vinile:

«Marco per me è una presenza costante - racconta Corrado Rizza, dj, produttore e regista, collega di Trani ai tempi dell'Histeria con il quale ha curato il volume I love the nightlife - . Lo ricordo ogni sera prima di addormentarmi e lo penso spesso nelle mie giornate piene di musica... È stato uno dei miei più cari amici e da sempre il mio maestro. Basta un accordo, un'armonia ed ecco che riaffiora alla mente».

marco trani claudio cecchetto

Campione di tecnica («Non c'è più stato nessuno al suo livello...»), negli anni Ottanta Trani era spesso considerato una star, ma chi ha avuto modo di conoscerlo da vicino ne svela la profondità umana e l'approccio semplice, alla mano: «Quando ci siamo rincontrati dopo tanti anni ci sentivamo tutti i giorni. Parlavamo di figli, del futuro, dei nostro dolori - rivela Rizza - . Già dieci anni fa, Marco era molto triste perché intuiva gli stravolgimenti che avrebbero cambiato in modo radicale il mondo della musica... 

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