1. I SENZA VERGOGNA
Estratto dall'articolo di Marco Travaglio per ''il Fatto Quotidiano''
i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova
Ma chi scrive i testi ai Benetton&Autostrade per l' Italia? Non contenti del tragicomico comunicato sul crollo del ponte Morandi, dei due festini a Cortina a poche ore dalla tragedia, della conferenza stampa-farsa dopo i funerali e della richiesta di danni al governo per le critiche alla loro malagestione, questi professionisti della catastrofe se ne sono inventata un' altra: per dimostrare di non aver nulla da nascondere, hanno pubblicato online una serie di documenti che tenevano segreti da anni sulle concessioni gentilmente ottenute dal 1999 al 4 marzo 2018.
E hanno spacciato il tutto per una desecretazione totale. Purtroppo - come spiega Daniele Martini a pag. 8 - si sono scordati un paio di dettagliucci: le carte sullo scandaloso aggiornamento della concessione nel 2007 (governo B.&Lega) e sulla Gronda di Genova usata come scusa da Gentiloni&Delrio per prorogare il contratto senza gara e riaumentare i pedaggi.
impero della famiglia benetton
È il progetto che, in barba ai suoi documenti ufficiali, Autostrade gabella per sostitutivo del ponte Morandi (mentre avrebbe consentito ai Benetton di lucrare sia sulla Gronda da 5 miliardi sia sul ponte pericolante). Poche ore dopo il ministero dei Trasporti ha pubblicato tutto, ma proprio tutto online, sbugiardando la finta trasparenza di Autostrade.
Così Benetton e i loro compari politici si son dati non una, ma due zappe sui piedi. 1) Hanno ammesso che i segreti di Stato sulla concessione non avevano ragion d' essere, se non per coprire le vergogne di concessionario e mandanti. 2) Hanno confessato di essere perfettamente consapevoli dei privilegi indebiti ricevuti e di aver tentato di occultarne i dettagli più imbarazzanti fino all' ultimo, pur sapendo che il governo stava per smascherarli.
gilberto benetton
Ora Pd, FI , Lega & C. dovranno spiegarci perché garantirono quei privilegi indebiti, tenendo i cittadini (e persino l' Autorità che dovrebbe vigilare sui trasporti) all' oscuro non dei continui aumenti dei pedaggi (quelli sono pubblici), ma delle loro motivazioni.
(…)
Toscani autostrade benetton
2. FIGURACCIA DI AUTOSTRADE: LA TRASPARENZA È COL BUCO - PUBBLICA LA CONCESSIONE MA SENZA LA GRONDA E I DATI STORICI. LI SVELA IL MINISTERO
Estratto dall'articolo di Daniele Martini per ''il Fatto Quotidiano''
Bisognava che crollasse un ponte e morissero 43 persone per convincere Autostrade per l' Italia (Aspi) e i Benetton a considerare doverosa la pubblicazione dei documenti relativi alla concessione che li lega allo Stato italiano. (…)
Ma non tutte: fino all' ultimo hanno provato a conservare una zona grigia preservandola dalla pubblicazione e c' è voluto l' intervento del ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, perché gli atti fossero tutti quanti finalmente desecretati. Da ieri sono online tutti gli atti con i 25 concessionari autostradali.
autostrade benetton
Per rendersi conto di quanto lontano fosse per i dirigenti della società Benetton l' obiettivo della vera trasparenza (…) Manca la serie storica degli atti (per esempio il piano finanziario del 2007) e mancano pure gli atti trasmessi alcuni mesi fa dal governo italiano all' Europa per la Gronda di Genova, grande opera che oggi è il cuore vero del business autostradale Benetton alla quale è legata pure la durata della concessione. Stando ai documenti pubblicati da Aspi, la fine della concessione sarebbe nel 2038, mentre ormai molti sanno che non è così perché il precedente ministro dei Trasporti Graziano Delrio aveva concordato con i Benetton una nuova scadenza nel 2042 e inoltrato il tutto all' Unione europea sollecitando il suo assenso all' operazione.
toninelli
Tanto per fare un altro esempio molto concreto, dai documenti resi pubblici da Autostrade per l' Italia non si può capire perché i costi della stessa Gronda siano lievitati così tanto e così in fretta dal 2007 al 2018, da 1,8 miliardi di euro iniziali a 3,1 e infine a 4,3.
(…) In cambio sta ottenendo il prolungamento della concessione e un diritto di subentro della bellezza di 6 miliardi di euro. Cioè, nel 2042, chiunque, Stato o privato, volesse prendere il posto di Autostrade nella gestione dei 3 mila chilometri della rete, dovrebbe sganciare ai Benetton o ai loro eredi una somma così elevata da scoraggiare qualsiasi velleità di cambiamento.
GIOVANNI CASTELLUCCI
Negli atti aggiuntivi consegnati dall' Italia all' Europa c' è un cambiamento di rilievo anche per quel che riguarda il tasso di remunerazione dei capitali investiti dal concessionario (il Wacc, costo medio ponderato del capitale). Negli atti pubblicati, quel tasso è fissato al 6,85 per cento dopo le tasse (10,2 lordo), negli atti a base della concessione futura quel valore sale al 7,98 per cento. Un incremento che appare ingiustificato in un periodo di tassi sostanzialmente fermi.
Così come ingiustificati appaiono gli aumenti annuali al casello, superiori all' inflazione programmata.