renzi vs travaglio a otto e mezzo
La fiera degli insulti contro Matteo Renzi. Il re della "festa" a Otto e mezzo è Marco Travaglio, che lascia a bocca aperta anche la padrona di casa Lilli Gruber (mai tenera con l'ex premier) per la violenza dei suoi attacchi politici e personali. Già in prima pagina sul Fatto quotidiano il leader di Italia Viva era stato paragonato, in una clamorosa vignetta firmata Vauro, a un "testicolo" che fuoriesce dai pantaloni del premier Giuseppe Conte.
In diretta a La7, il direttore rincara la dose e scende nel dettaglio: "Renzi è un mitomane molesto, lo prendevano in giro da bambino? Ieri (in studio da Bruno Vespa a Porta a porta, ndr) è stato uno spettacolo penoso, è diventato un caso umano". Più chiaro di così...
L’INTERVENTO DI TRAVAGLIO A “OTTO E MEZZO” SU MATTEO RENZI
Travaglio: “E’ una forma di mitomania molesta che risale a fattori prepolitici, che andrebbero studiati da specialisti clinici. Probabilmente vuole farci pagare colpe ataviche, non se lo prendevano in giro da bambino, non so se vuole farci pagare il fatto che gli italiani non l’hanno capito e l’hanno bocciato più volte, che il mondo non capisce il suo genio.
Sta di fatto che lo spettacolo penoso di ieri sera (Renzi a “Porta a Porta”, ndr) denota una svolta che non puo’ essere definita uno show, per l’igiene della politica bisognerebbe fare una moratoria nel mettere davanti il microfono a una persona che non è in sé.
Ha appiccato il fuoco al governo Letta, ha silurato se stesso, sta cercando di silurare Conte e ha proposto una soluzione per rafforzare il premier, eleggendolo direttamente cosa che non accade in nessun posto del mondo se non in Israele.
Voleva abolire la prescrizione e ora vuole sfiduciare il ministro Bonafede che l’ha in parte abolita, diffida l’attuale maggioranza dal cercare altre maggioranze e poi lui ieri ha proposto un’altra maggioranza con il centrodestra che non se l’è filato di pezza per fare il sindaco d’Italia, non si capisce di cosa stia parlando, dovrebbe cambiare 20 o 30 articoli della Costituzione. Bisognerebbe cominciare a trattarlo come un caso umano”.
MATTEO RENZI DA VESPA MARCO TRAVAGLIO E LILLI GRUBER