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    TRAVAGLIO: LA SINDROME DI STOCCOLMA CHE HA COLPITO I 5STELLE ALLA CADUTA DI CONTE - “DI MAIO S'È SCUSATO PER AVER AVUTO RAGIONE SULL'EX SINDACO DI LODI, ARRESTATO NEL 2016 PER AVER TRUCCATO UNA GARA D'APPALTO. MA SIMONE UGGETTI NON SI DIMISE PERCHÉ GLIELO CHIEDEVANO LE OPPOSIZIONI (M5S E LEGA). ORA È STATO ASSOLTO IN APPELLO: LA GIUSTIZIA COSÌ RIDOTTA CHE ASSOLVE PURE CHI CONFESSA. RESTA DA CAPIRE DI COSA DOVESSE SCUSARSI DI MAIO E CHE SIA SALTATO IN MENTE A CONTE DI LODARE IL SUO AUTODAFÉ’’


     
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    Marco Travaglio per il Fatto Quotidiano - estratto

     

    travaglio di maio travaglio di maio

    Qualche specialista prima o poi indagherà sulla sindrome di Stoccolma che ha colpito i 5Stelle alla caduta di Conte. La forma più acuta si riscontra in Di Maio, che s' è scusato sul Foglio per aver avuto ragione sull' ex sindaco di Lodi Simone Uggetti, arrestato nel 2016 per aver truccato una gara d' appalto, minacciato l' ufficiale della Finanza che indagava, cancellato email dal suo pc e infine confessato al gup la turbativa d' asta ("a fin di bene"). Uggetti non si dimise perché glielo chiedevano le opposizioni (M5S e Lega), ma perché nessuno può fare il sindaco dal carcere: infatti, a norma di legge, fu sospeso dal prefetto e poi condannato in primo grado.

     

    travaglio conte travaglio conte GUIDI E GEMELLI GUIDI E GEMELLI

    Ora è stato assolto in appello: la giustizia così ridotta che assolve pure chi confessa. In pratica, il sant' uomo si credeva colpevole e poi, con sua grande sorpresa, ha scoperto di essere innocente. A sua insaputa. Resta da capire di cosa dovesse scusarsi Di Maio e che sia saltato in mente a Conte di lodare il suo autodafé. La Appendino si può capire: ha subìto due condanne in primo grado senz' aver fatto niente. Ma se non si possono più chiedere le dimissioni neppure di un sindaco in galera, che si fa: si riunisce la giunta nell' ora d' aria?

    Matteo Renzi e Federica Guidi Matteo Renzi e Federica Guidi

     

    Già che c' era, Di Maio ha pure fatto mea culpa per la campagna contro la ministra Guidi, beccata a veicolare un emendamento pro petrolieri su richiesta dell' ex fidanzato lobbista. Ma la Guidi, neppure indagata, lasciò il Mise non perché glielo chiese Di Maio, ma il premier Renzi.

     

    Matteo Bolle Matteo Bolle

    Che ora la dipinge come una vittima dei 5Stelle dopo averla cacciata lui. Il 31 marzo 2016 fece sapere alla stampa che la riteneva "indifendibile", era "furioso" ("È gravissimo che Federica non ci avesse detto chi fosse e che cosa facesse il fidanzato") e le aveva chiesto di dimettersi.

     

    simone uggetti 5 simone uggetti 5

    Cosa di cui si vantò al Tg2: "Il ministro Guidi ha fatto un errore. Non c' è niente di illecito ma ha fatto un errore e ne va preso atto. In Italia adesso chi sbaglia va a casa". E nella sua newsletter: "Quando l' emendamento è stato formalmente presentato, il ministro l' ha comunicato in anticipo al suo compagno, che si è scoperto poi essere interessato al business. Così facendo Federica Guidi ha compiuto un errore e giustamente ha deciso subito di dare le dimissioni, per evidenti ragioni di opportunità".

    GUIDI GUIDI

     

    Che avrebbe dovuto fare un movimento legalitario di opposizione: difendere una ministra cacciata dal premier? Se qualcuno, in altre occasioni, ha esagerato con toni fuori luogo e parole fuori posto, ledendo la dignità personale di indagati o arrestati, si scusi pure. Purché non dimentichi i fatti: l' unica bussola che deve orientare un politico sulla questione morale (da non confondere con quella penale).

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