Michela Allegri Ivo Iannozzi per “il Messaggero”
casa di cura Villa Enrica
Schiaffi e insulti, spintoni e minacce. Dosi massicce di farmaci, utilizzate al di fuori dei piani terapeutici, per stordire i pazienti della struttura e per evitare richieste di assistenza notturna. Addirittura una sorta di coprifuoco che scattava dalle 18 fino alla mattina successiva, con le vittime costrette a restare nelle loro stanze visto che non veniva organizzata nessuna attività di intrattenimento.
Invece di venire accuditi, per mesi gli ospiti della casa di cura Villa Enrica, a Lido dei Pini, periferia nord di Anzio, sarebbero stati vessati e sviliti da tre operatori che ora sono finiti agli arresti domiciliari. L'accusa di maltrattamenti è pesante e non riguarda solamente le umiliazioni fisiche: secondo la Procura di Velletri, che ha condotto le indagini insieme ai carabinieri del Nas e della compagnia di Anzio, gli indagati avrebbero pure privato gli anziani di generi alimentari e di beni di prima necessità.
MALTRATTAMENTO ANZIANI casa di cura Villa Enrica
Solo per fare un esempio: il loro latte sarebbe stato allungato con acqua per risparmiare sull'acquisto. Ai domiciliari sono finiti gli operatori socio assistenziali Sonia Piccaro, Fabio Pasculi e Giovannella Giancana. Sono accusati di concorso in maltrattamenti. A carico della responsabile legale e dell'amministratore della società che gestisce la struttura, invece, sono state emesse misure interdittive, con il divieto temporaneo di esercitare la professione.
MALTRATTAMENTI ANZIANI
LE ACCUSE
Gli inquirenti parlano di «sistematiche condotte vessatorie fisiche e verbali» e «reiterate intimidazioni». A incastrare gli indagati sono state le intercettazioni ambientali e anche le telecamere piazzate dagli investigatori, che hanno immortalato momenti di violenza: strattoni, insulti, schiaffi, addirittura lancio di oggetti.
MALTRATTAMENTI ANZIANI
Dalle indagini sono emerse «omissioni nella cura degli ospiti residenti e una somministrazione massiccia di farmaci sedativi, senza alcuna necessità, così da sopire gli ospiti durante la notte, evitando richieste di assistenza e consentendo agli operatori sanitari di riposare indisturbati». L'inchiesta è scattata dopo la denuncia fatta da una delle vittime, ospite della struttura. La donna si era rivolta ai carabinieri della compagnia di Anzio descrivendo le vessazioni in danno dei 13 anziani che alloggiano tra quelle mura.
MALTRATTAMENTI ANZIANI
La signora ha raccontato di essere stata quotidianamente insultata e maltrattata. Ha detto che gli operatori poi finiti sotto inchiesta, invece di accudire gli anziani con dolcezza e tatto, li spintonavano senza ritegno, colpendoli con oggetti, strattonandoli. Così sono scattate le indagini. Le intercettazioni e i fotogrammi registrati dalle telecamere nascoste, per l'accusa, lasciano pochi dubbi. È stata una doccia fredda, per i parenti degli anziani, convinti di avere lasciato i loro cari nelle mani di personale affettuoso e premuroso.
MALTRATTAMENTI ANZIANI
IL SITO
«La nostra struttura garantisce ai suoi ospiti un servizio di animazione il quale riveste un'importanza centrale nella vita della residenza, garantendo l'interazione tra i pazienti e stimolando la loro attività cognitiva», si legge in un sito internet che pubblicizza la casa di riposo.
MALTRATTAMENTI ANZIANI
Nella pagina web viene specificato anche che il centro non è specializzato solo in servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale, ma anche nel curare le relazioni umane, in modo da rendere più piacevole il soggiorno. Una realtà molto diversa rispetto a quella emersa dalle indagini del Nas e dei carabinieri. Ora i presunti responsabili delle vessazioni sono stati allontanati. Ad accudire gli ospiti è rimasto il personale non coinvolto nell'inchiesta.
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