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TROVA LE DIFFERENZE – NEL GIORNO DELL’ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI BOLOGNA, SERGIO MATTARELLA RICORDA LA “SPIETATA STRATEGIA EVERSIVA NEOFASCISTA” CHE FU RESPONSABILE DELLA BOMBA ESPLOSA IL 2 AGOSTO 1980. GIORGIA MELONI, INVECE, SI LIMITA A DIRE CHE “IL GOVERNO CONTINUERÀ A FARE LA SUA PARTE PER ARRIVARE ALLA PIENA VERITÀ”. A RICORDARLE LA VERITÀ CI HANNO PENSATO I FAMILIARI DELLE VITTIME: “PER ANNI GLI ESECUTORI MATERIALI DELLA STRAGE ALLA STAZIONE, CAMERATI AMICI DI GIOVENTÙ, SONO STATI FURBESCAMENTE DIPINTI COME INGENUI SPONTANEISTI ARMATI, LADDOVE INVECE ERANO STATI BEN PREPARATI E ADDESTRATI MILITARMENTE” – I FISCHI ALL’INCOLPEVOLE ANNA MARIA BERNINI, SPEDITA A RAPPRESENTARE IL GOVERNO… - VIDEO
sergio mattarella parata del 2 giugno 2025 foto lapresse
MATTARELLA, A BOLOGNA SPIETATA STRATEGIA EVERSIVA NEOFASCISTA
(ANSA) - "La strage della Stazione di Bologna ha impresso sull'identità dell'Italia un segno indelebile di disumanità da parte di una spietata strategia eversiva neofascista che mirava a colpire i valori costituzionali, le conquiste sociali e, con essi, la nostra stessa convivenza civile".
Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Il 2 agosto di quarantacinque anni fa - ricorda il capo dello Stato - con i corpi straziati, i tanti morti innocenti, la immane sofferenza dei familiari, lo sconvolgimento di una città e, con essa, dell'intera comunità nazionale, è nella memoria del Paese. Bologna, l'Emilia-Romagna, l'Italia, risposero con prontezza e fermezza, esprimendo tutta la solidarietà di cui sono capaci, respingendo il disegno destabilizzante, le complicità presenti anche in apparati dello Stato, le trame di chi guidava le mani stragiste.
Nel giorno dell'anniversario - prosegue - , si rinnovano alle famiglie delle vittime i sentimenti di vicinanza. Espressione di una comunità coesa che aderisce a quei principi democratici, che gli artefici della strage volevano cancellare, generando paura per minare le istituzioni, cercando di spingere il Paese verso derive autoritarie, con responsabilità accertate grazie al tenace lavoro di Magistrati e servitori dello Stato". "Merita la gratitudine della Repubblica la testimonianza dell'Associazione dei familiari delle vittime, che ha sempre tenuto accesa la luce sul percorso che ha portato a svelare esecutori e mandanti, prezioso esempio di fedeltà ai valori costituzionali, specie per i giovani", conclude Mattarella.
++ Strage Bologna: Meloni, ci uniamo a richiesta giustizia
(ANSA) - ROMA, 02 AGO - "Il governo continuerà a fare la sua parte in questo percorso per arrivare alla piena verità sulle stragi che hanno sconvolto la Nazione nel secondo Dopoguerra, a partire dall'impegno portato avanti insieme alle altre amministrazioni competenti per il versamento degli atti declassificati all'Archivio centrale dello Stato, in un clima di collaborazione con le associazioni dei famigliari delle vittime". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni
STRAGED THINGS - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
Strage di Bologna, Mattarella: “Spietata strategia neofascista”. Fischi per Meloni e La Russa
Estratto dell’articolo di Flavia Amabile per www.lastampa.it
È l'ultima ad arrivare Anna Maria Bernini, ministra dell'Università e della Ricerca, dirottata a rappresentare il governo alla cerimonia del 45mo anniversario della strage di Bologna forse per le origini bolognesi più che per una competenza effettiva.
[…] 'Chiedo scusa ma ho sbagliato ingresso perchè non volevo venire in auto', spiega la ministra alle autorità schierate ad aspettarla davanti a palazzo D'Accursio, sede del comune di Bologna.
Sorrisi e abbracci, la cerimonia finalmente può avere inizio. Non sarà una passeggiata per la ministra. Rimproverata dal cerimoniale durante la marcia dal Comune alla stazione quando si ferma a parlare o quando si sposta dal centro della strada (ma il cerimoniale rimprovera in modo ruvido e affettuoso pure il sindaco), la ministra deve subire la contestazione dell'unica persona che ha il coraggio di dire quello che tutti gli intervenuti alla cerimonia pensano. "Crediamo alla sua personale buona fede, ma non alla solidarietà del governo", urla l'uomo ricordando […] che le sentenze attribuiscono alla strage una matrice neofascista e che i mandanti hanno un riferimento nella P2.
Mentre urla l'uomo srotola uno striscione, su cui si legge "Governo non credibile sul 2 agosto" e si richiama la responsabilità di Nato e P2. "Non sono d'accordo, ma farò di tutto perché lei possa continuare a dirlo", commenta la ministra Bernini. È la frase che ripeterà per tutta la cerimonia.
strage di bologna soccorsi dopo l'esplosione
Un' ora dopo, quando sale sul palco montato davanti alla stazione, deve subire il lungo discorso di Paolo Bolognesi, presidente uscente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage, una disamina chirurgica dei rapporti esistenti tra diversi esponenti dell'esecutivo, delle istituzioni e della maggioranza con il mondo del terrorismo di estrema destra responsabile della strage.
La verità con la 'V' maiuscola di cui parla il ministro Lollobrigida sembra assomigliare a una mistificazione più che alla realtà, a una menzogna più che alla verità", spiega Paolo Bolognesi.
Giorgia Meloni - Recep Tayyip Erdogan
«Di recente - chiarisce - sono state rese note alcune chat tra due attuali esponenti della maggioranza parlamentare, l'onorevole Frassinetti e il ministro Lollobrigida, in cui riferendosi al processo relativo al 2 agosto, parlano di 'sentenza sbagliata' e il ministro Lollobrigida invita a tenere un basso profilo sulla strage alla stazione, cosicché una volta al Governo avrebbero potuto provvedere a diffondere la 'verità con la V maiuscola'.
In effetti, bisogna riconoscere che certi personaggi hanno un solo modo per uscire bene da questa triste vicenda: non parlarne, fare finta di niente, sperare che ci si dimentichi”.
"Perché, se se ne parla invece - prosegue - bisogna dire che per anni gli esecutori materiali della strage alla stazione, camerati amici di gioventù, sono stati furbescamente dipinti come ingenui spontaneisti armati, laddove invece erano stati ben preparati e addestrati militarmente e sono state inequivocabilmente provate le loro coperture in seno ai Servizi Segreti'.
E poi - continua - -bisogna dire che sono incredibili i trattamenti di favore riservati agli stessi esecutori materiali dell'eccidio del 2 agosto che, pur essendo pluriergastolani mai pentiti, sono da anni in libertà, in barba al principio di certezza della pena sbandierato nelle campagne elettorali".
Su La Russa, ora presidente del Senato, Bolognesi ricorda che quando era senatore, «presenziò ai funerali del terrorista Nico Azzi che il 7 aprile 1973 tentò una strage sul treno Torino-Roma e fornì le bombe a mano che cinque giorni dopo due missini usarono per uccidere il poliziotto Antonio Marino durante un corteo del Msi a Milano». Dalla piazza le sue parole sono accompagnate da una selva di fischi indirizzati al presidente del Senato.
Paolo Bolognesi non risparmia nemmeno Giorgia Meloni: «Presidente Meloni, condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici».
strage alla stazione di bologna
strage alla stazione di bologna
strage alla stazione di bologna
strage alla stazione di bologna
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