Walter Rauhe per “la Stampa”
trump
L' amministrazione Trump ha rinnovato la sua minaccia al governo di grande coalizione di Angela Merkel (Cdu) di ritirare le truppe americane dal Paese se Berlino continuasse a non aumentare le sue spese militari. «È davvero offensivo e irritante il fatto che Berlino si aspetti che siano i contribuenti statunitensi a finanziare la sicurezza nel Paese pagando da soli le spese per i 50mila soldati americani stazionati in Germania», ha tuonato ieri l' ambasciatore degli Stati Uniti in Germania Richard Grenell in un' intervista all' agenzia di stampa Dpa.
RICHARD GRENELL ANGELA MERKEL
A fargli eco è stata l' ambasciatrice Usa a Varsavia Georgette Mosbacher, che senza mezzi termini ha rincarato la dose delle critiche all' indirizzo della cancelleria di Merkel mettendo nero su bianco i piani già pronti nei cassetti della Casa Bianca, nel caso in cui la Germania non aumenti i suoi finanziamenti alla Nato e innalzi le spese per la Difesa ad almeno il 2% del prodotto interno lordo (attualmente sono circa all' 1,34%).
GEORGETTE MOSBACHER 2
«Il governo polacco rispetta gli impegni presi e ha alzato i suoi contributi all' Alleanza atlantica al 2% del proprio Pil», ha specificato l' ambasciatrice, aggiungendo che le farebbe «molto piacere se le truppe americane attualmente stazionate in Germania venissero trasferite in Polonia», come proposto ancora a giugno dal presidente Trump al suo collega polacco Andrzej Duda.
ANDRZEJ DUDA DONALD TRUMP
Varsavia: «Trasferitele qui»
In Germania è stazionato fin dai tempi della Guerra fredda il più numeroso e strategicamente importante contingente di soldati americani in Europa. In tutto 35mila soldati in uniforme ai quali vanno aggiunti 17 mila dipendenti civili di nazionalità americana e altri 12mila tedeschi. D' importanza strategica sono soprattutto il gigantesco aeroporto miliare Usa di Rammstein, l' ospedale militare di Landstuhl e l' arsenale atomico di Büchsel tutti e tre nella regione tedesco occidentale della Renania Palatinato.
RICHARD GRENELL ANGELA MERKEL
Basi militari che agli Stati Uniti servono da ponti per le missioni militari in Medio Oriente o al Golfo persico e che in passato sono state indispensabili per l' approvvigionamento delle proprie truppe in Afghanistan o Iraq. Un trasferimento di questi contingenti verso la Polonia non solo non avrebbe molto senso sotto un punto di vista logistico e geografico, ma sarebbe anche costosissimo per Washington (calcoli prudenti parlano di decine di miliardi di euro).
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