Massimo Gaggi per il "Corriere della Sera"
Trump e Putin
Molti nella destra Usa sostengono che Putin osa perché vede un Biden debole, incapace di una reazione credibile all'aggressione in Ucraina. Ma a indebolire il presidente americano, che è riuscito con grande fatica a compattare i Paesi Nato, è proprio l'atteggiamento di Trump e, ormai, di molti repubblicani che, continuando a negare la legittimità dell'elezione di Biden e continuando a esprimere apprezzamento per il presidente russo, definito un leader saggio e lungimirante, vanificano i tentativi di ridurre i suoi spazi di manovra e di spingerlo a rinunciare all'uso della forza.
Biden Putin
I conservatori della vecchia guardia, ostili all'autoritarismo e all'imperialismo del Cremlino, sorpresi dalle pressioni sotterranee del loro ex presidente per bocciare l'invio di aiuti militari all'Ucraina, ora assistono esterrefatti alle esternazioni di Trump che, intervistato da un podcast conservatore, ha addirittura definito Putin un genio, ha parlato con ammirazione del grande dispiegamento di carri armati russi presentati come una forza di pace e sostenuto che una simile massa di tank e cannoni servirebbe alla frontiera sud degli Stati Uniti per bloccare quella che lui definisce l'invasione di 10 milioni di immigrati clandestini.
Agli intervistatori che gli chiedono se Biden, dallo Studio Ovale, ha sbagliato qualche mossa, risponde: «Ha truccato le elezioni, non dovrebbe essere là, non sa cosa fa». Guardate, invece, Putin: «È un genio. Ha dichiarato una parte dell'Ucraina indipendente. Meraviglioso. È intelligente e la sua forza di peacekeeping riporterà la pace. Ce ne vorrebbe una simile da noi al confine meridionale. Putin è saggio, lo conosco bene, molto bene. E, comunque, con me alla Casa Bianca, tutto questo non sarebbe successo».
donald trump vladimir putin
Trump non è, certo, solo. L'influente senatore trumpiano Josh Hawley sostiene che gli Usa devono difendere la loro libertà e il loro benessere, non creare un ordine liberale nel mondo. Quello della Russia è un problema europeo: tocca agli europei risolverlo. E l'ex segretario di Stato Mike Pompeo definisce Putin «un leader molto saggio e di grande talento», e ancora «con molte doti, capace e scaltro».
putin biden
Giudizi assai diversi da quelli di un suo predecessore, repubblicano e conservatore, Condoleeza Rice: per lei «Putin è un megalomane». Intanto la Fox , tv trumpiana e massimo strumento di formazione dell'elettorato che a novembre farà vincere ai repubblicani il voto di mid term, accusa più l'Europa che Putin. Martedì, nel giorno dell'invasione russa di un Paese sovrano, nelle ore di massimo ascolto (19-22) i tre conduttori più amati da Trump (Watters, Carlson e Hannity) si sono concentrati sui seguenti messaggi:
vladimir putin donald trump
1) Vale la pena rischiare la vita di soldati americani per difendere Paesi come l'Estonia da un eventuale attacco russo? Certo, c'è l'impegno del trattato Nato, ma siamo nel 2022: l'Europa può fare da sola.
2) L'Ucraina è strategicamente irrilevante per gli Stati Uniti, meglio difendere i confini dell'America dall'invasione dei clandestini che quelli dell'Ucraina dalla Russia.
3) Se l'Europa oggi dipende dal gas russo è solo colpa sua: poteva avere quello americano ma l'ha rifiutato (falso).