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    NELLA SETTIMANA ELETTORALE AMERICANA IL MERCATO MONDIALE DEI TITOLI PUBBLICI HA PERSO MILLE MILIARDI DI DOLLARI - LA COLPA SAREBBE DI TRUMP CHE VUOLE AUMENTARE DEBITO E INFLAZIONE - SUL MERCATO PESA L’ATTESA DELL’AUMENTO DEI TASSI D’INTERESSE DA PARTE DELLA FEDERAL RESERVE


     
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    Da Bloomberg

     

    WALL STREET WALL STREET

    Nell’ultima settimana il mercato mondiale dei titoli pubblici ha perso mille miliardi di dollari. E’ la seconda settimana peggiore di sempre, dopo il crollo del 1981. Ed alla base della perdita di terreno ci sarebbe la preoccupazione degli operatori per la politica economica di Trump, incentrata su un aumento del debito pubblico americano e di un aumento dell’inflazione.

     

    Analogamente, il mercato azionario ha aumentato la capitalizzazione di 1.300 miliardi di dollari.

     

    L’impatto negativo del fenomeno - ricordano gli analisti di Bloomberg - non ha riguardato soltanto gli Stati uniti, ma si è esteso anche all’Europa. E ricordano come sia aumentato lo spread italiano, fino a condizionare i tassi sui titoli decennali saliti al 2%.

     

    grafico bloomberg bond grafico bloomberg bond

    A condizionare il mercato c’è anche l’attesa per uno (scontato) aumento dei tassi d’interessa da parte della Federal Reserve. Sul mercato attendono le scelte della Yellen per il mese prossimo. E da Francoforte osservano che le elezioni americane hanno finito per aumentare una tensione già in atto. 

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