otto warmbier a pyongyang
Otto Warmbier «è stato torturato al di là di ogni immaginazione dalla Corea del Nord». A tornare sulla storia del ragazzo americano morto dopo il rientro negli Stati Uniti in stato di coma, in seguito a 17 mesi di detenzione in Corea del Nord, è il presidente Donald Trump. Il capo della Casa Bianca ne parla in un tweet in cui commenta un’intervista dei genitori del ragazzo rilasciata al network tv Fox per «foxandfriends».
Un commento che riaccende il tono della polemica verbale con la Corea del Nord. Otto Warmbier, 22 anni, studente di Economia e commercio alla University of Virginia, era stato arrestato all’aeroporto di Pyongyang il 2 gennaio 2016, al termine di un viaggio-vacanza di cinque giorni, cominciato in Cina.
otto warmbier
La polizia nordcoreana lo aveva fermato accusandolo di aver rubato un poster del leader Kim Jong-un: condannato a 15 anni di lavori forzati, era rientrato in patria, consegnato alla famiglia 17 mesi dopo, in coma. Il giovane è poi morto una settimana dopo il suo rientro dalla Corea del Nord e il padre aveva subito accusato il regime asiatico di aver torturato e seviziato il figlio.
otto warmbier
Nonostante gli sforzi dell’amministrazione Obama non erano serviti a far rilasciare il giovane e il suo processo, velocissimo, fu considerato una farsa e una ritorsione alle sanzioni applicate dagli Stati uniti alla Corea del Nord. Il tema torna di attualità ora, con l’intervista dei genitori e in un momento già di tensioni tra i due paesi con provocazioni reciproche.
Le ultime lanciate dall’assemblea Generale delle Nazioni Unite da Trump che ha avvertito Pyongyang «Se la Corea del Nord attacca, l’unica scelta è distruggerla» e la risposta del ministro degli esteri nordcoreano Ri Yong-Ho: «Trump è in missione suicida. Se dovesse succedere qualcosa al nostro popolo le conseguenze saranno oltre ogni aspettativa».
TWEET DI DONALD TRUMP SU OTTO DONALD TRUMP