Luisa Mosello per Il Messaggero
San Sebastiano di Leonardo
Leonardo delle meraviglie. E delle sorprese infinite. Come quella regalata a un medico francese in pensione che fra le vecchie cose del padre morto da anni ha scoperto un capolavoro del genio italiano. Un disegno raffigurante San Sebastiano sepolto da montagne di carte senza valore. Di valore invece quest'opera straordinaria ne ha davvero tanto: oltre 15,8 milioni di dollari ovvero poco più di 15 milioni di euro. Come ha riportato il New York Times è stata questa la stima dell'opera riconosciuta autentica dagli esperti del Metropolitan Museum of Art. E ieri a Parigi il disegno è stato presentato ufficialmente come frutto della creatività senza limiti di Leonardo da Vinci.
A riconoscerne la mano era stato Thaddée Prate, direttore della casa d'aste parigina Tajan dove il piccolo lavoro (circa 7 pollici x 5 pollici) era stato portato da un cliente, il medico ansioso di fare un po' d'ordine nella casa paterna, insieme ad altri disegni raccolti dal padre appassionato bibliofilo. Ma questo studio, realizzato con due tonalità di inchiostro a immortalare il martire Sebastiano legato a un albero, aveva un che di speciale.
leonardo da vinci
Quel giorno però, ricorda Prate, lui andava un po' di fretta e non prestó la necessaria attenzione al pezzo. Cosa che non mancò di fare qualche tempo dopo chiedendo il parere a un consulente esperto venditore di disegni di grandi maestri Patrick de Bayser. Che individuò subito degli incredibili indizi: il fatto che l'opera era di un mancino (come Leonardo) e che sul retro c'erano degli schizzi di tipo scientifico con alcune note scritte in un italiano rinascimentale.
Il terzo parere richiesto a Carmen C. Bambach del Metropolitan Museum of Art di New York, conferma le ipotesi e ricorda con emozione l'attimo in cui vide per la prima volta il disegno: «I miei occhi saltarono fuori dalle orbite. L'attribuzione è del tutto incontestabile». Il lavoro si puó datare fra il 1482 e il 1485, durante la prima fase del periodo di Leonardo a Milano, quando dipinse la sua prima versione di "La Vergine delle rocce", che si trova al Louvre.