Salvo Fallica per "www.corriere.it"
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Intensa attività esplosiva sull’Etna: lunga ed imponente colonna di fumo e fontana di lava. Dal pomeriggio di oggi si susseguono boati molto forti, vi è un deciso incrementarsi dell’attività eruttiva. Le esplosioni spettacolari e suggestive sono nel Cratere di Sud Est (che è in attività da molti mesi). Hanno generato una enorme colonna che si muove in direzione Sud.
Su gran parte della provincia di Catania è in corso una pioggia di cenere, ma anche di pietre grandi circa un centimetro. Mentre l’aeroporto internazionale di Fontanarossa ha sospeso l’operatività (cinque i voli, tra arrivi e partenze, cancellati o dirottati: per avere informazioni in tempo reale si può verificare la situazione sul sito dell’aeroporto www.aeroporto.catania.it).
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L’Ingv
Secondo le prime rilevazioni dell’Ingv di Catania si afferma che «dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico nelle ultime ore si è mantenuta su valori elevati e dalle ore 16 si osserva un suo importante repentino incremento». E ancora: «La sorgente del tremore rimane confinata al di sotto del cratere di Sud-Est nell’intervallo di profondità compreso tra 2900 e 3000 metri al si sopra del livello del mare.
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L’incremento del tremore è accompagnato da una violenta attività infrasonica con segnali di ampiezza elevata». Tuttavia per Stefano Branca, direttore dell’Ingv di Catania: «L’evento parossistico in corso non è assolutamente preoccupante. I venti soffiano verso sud e spingono cenere e pietre — ha aggiunto, intervistato dall’Agi —. Ne abbiamo viste di peggio».
L’esperto
Ma cosa sta accadendo davvero all’interno dell’Etna? Lo spiega al Corriere lo scienziato Marco Viccaro, neopresidente dell’associazione italiana dei vulcanologi, docente di Geochimica e Vulcanologia presso il Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche e Ambientali dell’Università degli Studi di Catania. «L’Etna è un vulcano in persistente stato di attività, fra i più attivi del mondo.
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Il nuovo ciclo di attività eruttiva iniziato verso la metà del 2019 ancora prosegue quasi ininterrottamente con alti e bassi, con l’attività eruttiva concentrata ai crateri sommitali -principalmente al Cratere di Sud-Est- i quali alternano momenti di intenso degassamento a fasi caratterizzate da attività ‘stromboliana’ più vigorosa. In questi ultimi 2 mesi -a partire dall’eruzione parossistica del 13-14 Dicembre 2020 al Cratere di Sud-Est- stiamo assistendo a fenomenologie eruttive ancora più energetiche, le quali trovano molte analogie con la sequenza di eruzioni parossistiche nel periodo 2011-14».
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Viccaro aggiunge: «Di questo genere di eruzioni ne contiamo già diverse tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021; sono in grado di produrre colonne eruttive alte diversi chilometri e colate di lava che rapidamente riescono a coprire distanze di alcuni chilometri dal Cratere di Sud-Est grazie ai tassi eruttivi davvero importanti. Sono eruzioni sostenute principalmente da gas, e questo spiega le modalità del fenomeno eruttivo esplosivo».
Da ieri
Lunedì vi erano segnali di un incremento ma ieri l’attività stromboliana è aumentata fino a giungere alle forti esplosioni di questo pomeriggio. Sulle vette del vulcano vi sono segnali di attivismo anche nei crateri Bocca Nuova, Voragine e Nord-Est. Ma è il Cratere di Sud-Est interessato dalle nuove esplosioni ed all’origine dell’ampia e lunga colonna di fumo che si estende per diversi chilometri L’Etna è continuamente monitorato dall’Ingv di Catania con sistemi hi-tech all’avanguardia.
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«Stato di calamità»
Intanto cominciano a giungere già le prime preoccupate reazioni dalla città. «Il governo Musumeci chieda lo stato di calamità per i paesi Etnei: il vulcano è in piena attività — è l’allarme che lancia il segretario regionale del Pd Sicili, Anthony Barbagallo — e una intensa pioggia di lapilli di dimensioni fino a 10 centimetri sta investendo i Comuni che si trovano in prossimità del vulcano».
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E intanto è già emergenza cenere vulcanica. La copiosa caduta sul territorio urbano di cenere e lapilli crea difficoltà alla mobilità. Al fine di tutelare la pubblica incolumità, il sindaco di Catania Salvo Pogliese ha firmato un’ordinanza che vieta, temporaneamente, la circolazione dei mezzi a due ruote (cicli e motocicli), imponendo la riduzione della velocità di percorrenza delle automobili e degli autocarri a 30 Km orari come limite massimo in tutte le strade del territorio comunale.
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Nell’ordinanza del sindaco, viene anche disposto ai cittadini di depositare la sabbia vulcanica eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità dei cassonetti utilizzati normalmente per il conferimento dei rifiuti. Il primo cittadino raccomanda ai cittadini la massima prudenza e di limitare gli spostamenti ai soli casi di effettiva necessità.
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