Andrea Bulleri per repubblica.it
Doveva rispondere dell'accusa di tentato omicidio per fatti commessi in Germania ed è riuscito a fuggire ammanettato dal tribunale di Firenze. È successo nella tarda mattinata di giovedì 17 settembre, al palazzo di Giustizia di Novoli.
firenze evasione tunisino
Il tunisino Abidi Aymen, arrestato dalla squadra mobile lo scorso luglio, sarebbe riuscito a liberarsi colpendo un agente della polizia penitenziaria, che lo stava scortando nel parcheggio dietro l'edificio di viale Guidoni. Da lì la fuga, con le manette ancora ai polsi e diversi agenti all'inseguimento, poi le ricerche delle forze dell'ordine in tutta la città.
Aymen, 25 anni, il 9 aprile scorso a Lipsia cercò di uccidere un quarantenne serbo con una raffica di colpi di pistola sparati a bruciapelo, per poi fuggire prima dell'arrivo della polizia. Il 23 luglio, l'uomo fu individuato a bordo di una bici dagli agenti della questura di Firenze, che lo immobilizzarono dopo un concitato inseguimento, in esecuzione di un mandato di arresto europeo.
Il venticinquenne, avevano ricostruito i poliziotti, era arrivato a Firenze con un treno dall'Austria, dopo essere riuscito a fuggire a un controllo. Nei giorni successivi le autorità tedesche avevano segnalato la sua presenza in città. Fino alla fuga di questa mattina.
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Il segretario della Lega Matteo Salvini è intervenuto sulla vicenda per esprimere solidarietà all'agente ferito ("ha il naso rotto") e per ribadire che "serve il taser", la pistola a impulsi elettrici: "Solidarietà agli uomini e alle donne in divisa che da troppo tempo chiedono al governo di poter utilizzare la pistola ad impulsi elettrici".