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    LA SERA ANDAVAMO (A FARE IL BAGNO) A PIAZZA NAVONA - TURISTI USA SCAMBIANO LA FONTANA DEI QUATTRO FIUMI PER UNA PISCINA: LE FOTO DEL BAGNO ALLE 3 DI NOTTE DEI NUOVI BARBARI FANNO IL GIRO DEI SOCIAL


     
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    Rory Cappelli per “la Repubblica - Roma”

     

    FONTANA PISCINA PIAZZA NAVONA TURISTI FONTANA PISCINA PIAZZA NAVONA TURISTI

    “Vabbè, ma che c’avranno da lamentarsi questi romani? La gente si fa il bagno: ok. Fa caldo!» Lo dice una milanese, tenendosi ben lontana dagli schizzi dei ragazzini che sguazzano nella Barcaccia di piazza di Spagna, appena restaurata dopo le 110 scalfiture dei Feyenoord, gli ultrà olandesi che per tre ore si esibirono in una guerriglia urbana con tiro al bersaglio che aveva al centro proprio la fontana dei Bernini. Ci sono ragazzini, ma anche donne, ragazze, uomini, tutti che saltano, ridono, si bagnano, si rinfrescano, tanto qui in Italia chi li ferma.

     

    «Mi ricordo qualche anno fa: c’era uno, uno che era proprio di Roma, Sebastiano Intili, che si era infilato dentro la fontana dei Fiumi» continua la milanese,tenendo ben stretta sotto il gomito la sua borsa di Prada sicuramente vera e non acquistata da quel nordafricano con il lenzuolo ricoperto di falsi griffati steso qualche metro più in là, «aveva fatto un tuffo dal Tritone e aveva staccato un pezzo della coda del drago, perché era “fracico”, mica era colpa sua: questi sono i romani».

     

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    Cosa significa? «Significa che come si fa a scandalizzarsi di tutti quei turisti che sguazzano dentro le fontane romane come se fossero dei bagni pubblici e non dei monumenti? Voi romani pensate di sapere cosa avete intorno. Ma dei vostri monumenti e della vostra storia non sapete nulla. Non mi dica che non è proverbiale l’ignoranza dei romani su quello che li circonda? » conclude la milanese che sicuramente sa tutto sul Castello Sforzesco, l’Arco della Pace, l’Arco Vittorio Emanuele, la Scala, Sant’Ambrogio, il Pirellone, la Triennale, e che altro c’è?

     

    Sarà, ma a Nathalie Naim, consigliere municipale del centro storico, quando l’altra notte ha visto su Facebook le foto di allegre compagnie di ragazzi ubriachi, questi sì fracichi, buttarsi dentro la fontana del Bernini o dentro quella del Borromini, con tutti i loro sudori e le loro mutande e vestiti che avevano girato per la città per almeno 12 ore è venuto un colpo.

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    «Ore 3 di notte: la fontana di piazza Navona utilizzata come piscina sotto lo sguardo degli operatore Ama. La notte i monumenti sono abbandonati e utilizzati in modo improprio e dannoso, servono presidi di forze di polizia e maggiore intervento da parte di chi lavora in questi luoghi» ha scritto la Naim su Facebook accompagnando le foto di questi ragazzotti.

     

    Stessa cosa succede nella Fontana del Nettuno, questa volte tutte ragazze vestite, sempre alle 3.30 di notte. Saggiano l’acqua con i piedi, e poi si lanciano: si abbracciano, ridono, scherzano, si schizzano. Vengono tutte dal Belgio, forse non hanno idea di trovarsi all’interno di un monumento, chi sa: come se uno si mettesse a fare

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    bungee jumping legandosi i piedi e lanciandosi dal Palazzo Reale di Bruxelles. Chissà che ne direbbero. O forse servirebbe un pizzico di cultura in più.

     

     

    E poi c’è Fontana dei Quattro Fiumi: qui si lancia un gruppo di americani, più chiassosi di tutti. Qui dietro abitava Amelia Rosselli, la poetessa figlia di quel Rosselli che insieme a Spinelli tanto credette nell’idea di Europa. Qui veniva ogni giorno per assicurarsi che ci fosse ancora, che ci fosse sempre, Elsa Morante. Si sedeva in un angolo e ammirava piazza Navona, che doveva il proprio nome solo a sé stessa: non a un Santo, a un patrono, a un eroe. Ma a sé stessa.

     

    PIAZZA NAVONA TURISTI FONTANA PISCINA PIAZZA NAVONA TURISTI FONTANA PISCINA

    Chissà che ne penserebbe a vedere quegli sguazzi, quegli schizzi, quelle mutande, nelle tre fontane disegnate per durare per sempre, opere d’arte di rara bellezza, diventate pozze d’acqua dove rinfrescarsi e dove magari ritrovare l’unica cosa che tanti di questi turisti mordi e fuggi conoscono di Roma: La dolce vita . Una dolce vita che farebbe inorridere Anita Ekberg e la sua grazia leggera.

     

    Serve forza di polizia per ogni più piccola cosa in questa città: ma allora il governo mettesse a disposizione più uomini e più donne e soprattutto più soldi. Vedresti i presidi. Altroché bagni.

     

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