Natalia Aspesi per “il Venerdì - la Repubblica”
Natalia Aspesi
Sono sposata da tanti anni, con figli. Ho avuto diversi amanti, il matrimonio non è stato felice come sognavo ed ho trovato altrove alcune consolazioni. E gratificazioni che mio marito non è capace di darmi.
Ora frequento da 4 anni un uomo che ha 13 anni più di me, anche lui infelicemente sposato e con figli.
È bello il corteggiamento così come lo è avere una persona che senti vicina, con la quale avere un' intesa sentimentale e sessuale. Ma è triste e ipocrita tornare a casa la sera da un coniuge che non ami più da tempo immemorabile, dal quale non ti senti compresa, amata come vorresti, aiutata con la gestione della casa e dei figli, ascoltata.
amante
Ma va così da anni. Io e il mio amante ci diciamo che aspetteremo che i figli crescano, poi ci separeremo e chissà, forse, se la nostra passione ci sarà ancora, saremo liberi di stare insieme e non dovremo più nasconderci. Ho imparato che non esiste il principe azzurro e l' amore eterno, tutto scorre, tutto cambia.
cornuto
Però vorrei invecchiare accanto a una persona che mi fa sentire preziosa, bella e importante. Vorrei un giorno vivere da sola con i figli e che lui il mio amante diventi il mio compagno di vita. È più vecchio di me, ha tanti difetti, politicamente la pensa in modo opposto al mio.
Ma continuo a cercarlo e senza di lui non so stare. Ci vediamo una volta alla settimana e ogni giorno ci scriviamo centinaia di messaggi.
natalia aspesi
Forse il nostro è un amore epistolare 2.0, un amore più pensato, sognato e scritto che un amore reale. Da un lato mi basta così, è la stampella grazie alla quale riesco a far continuare il mio matrimonio, dall' altra sento di non avere il coraggio di affrontare il divorzio.
Mi domando per quanto tempo riusciremo a continuare e a resistere così, vedendoci una volta la settimana e per poche ore. Vorrei volare via con lui verso una vita migliore ma mi sento incapace di spiccare il volo. Forse perché ho l' amara consapevolezza che nemmeno lui è e sarà il mio principe azzurro ma solo il principe del momento. Peccato credere ancora nelle fate, tutto è più difficile perché ci si scontra con la realtà.
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Una amica - Padova
Risposta di Natalia Aspesi
Creda pure nelle fate signora, ma meno male che non pensa che il suo amato amante sia il principe azzurro. È molto facile sentirsi felici vicino a un persona che si vede poche ore una volta la settimana. Provi a pensarsi con lui tutto il giorno tutti i giorni.
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Immagino che anche quando si è sposata si sentisse amata, se no perché l' ha fatto? Quando le convivenze inaridiscono la responsabilità non è sempre di uno solo: e per esempio mi limito a parlare di quella che chiama "la gestione della casa": toccava a lei imporla da subito, con modi seduttivi o no.
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Temo anche che, non so lei, ma molte donne pensino che il matrimonio sia un' eterna luna di miele: non lo è mai, però ci si può impegnare a renderlo sereno e piacevole, molto affettuoso, costruttivo.
Non capisco per esempio come ci si possa sentire bene con una persona che ha idee politiche diverse dalle nostre: perché la politica è tutto, anche atteggiamento verso la vita, verso gli altri, verso i principi della convivenza.
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Se le idee sono opposte, ci si può sopportare appunto per mezza giornata ogni tanto, al massimo, stando zitti magari. Gli amanti sono fatti per distrarre e dare attimi, dico attimi, di presunta felicità.
E se un matrimonio è davvero insopportabile, lo si infran anche senza avere a disposizione qualcun altro.
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