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    TUTTO IL RESTO È BOIA – NEL NUOVO VIDEO DELL’ISIS UN UOMO ACCUSATO DI TRADIMENTO VIENE APPESO PER I PIEDI E POI GIUSTIZIATO CON UN COLPO ALLA TESTA – “UN MESSAGGIO AI MONOTEISTI DOPO I BOMBARDAMENTI IN TUNISIA” - VIDEO


     
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    Darren Boyle per http://www.dailymail.co.uk

     

    la vittima appesa a testa in giu la vittima appesa a testa in giu

    Impiccato a testa in giù e ucciso. Lo stato islamico ha rilasciato un nuovo inquietante filmato nel quale un uomo, accusato di tradimento, viene appeso per i piedi con una corda al ramo di un albero e poi ucciso da un jihadista a volto scoperto con un colpo a bruciapelo. Il video è stato girato nel nord est della Siria ed è stato così intitolato dai terroristi: “Un messaggio ai monoteisti dopo il bombardamento degli apostati in Tunisia”.

     

     

    il prigioniero appeso a testa in giu il prigioniero appeso a testa in giu

    All’inizio del video quattro uomini in mimetica e armati di AK-47 si esercitano sotto la guida di un superiore della fanteria dell’Isis. Poi entra in scena una Kia Cerato che trasporta un prigioniero con la caratteristica tuta arancione indossata. L’uomo viene fatto scendere dalla macchina e poi impiccato a testa in giù.

    il killer prende la mira prima di sparare il killer prende la mira prima di sparare i piedi della vittima vengono legati i piedi della vittima vengono legati l uomo viene appeso per i piedi con una corda l uomo viene appeso per i piedi con una corda la vittima in tuta arancione la vittima in tuta arancione fanteria isis in esercitazione fanteria isis in esercitazione esercitazione militare isis esercitazione militare isis LA MOGLIE E LA FIGLIA DI ABU BAKR AL BAGHDADI IL CALIFFO ISIS LA MOGLIE E LA FIGLIA DI ABU BAKR AL BAGHDADI IL CALIFFO ISIS al baghdadi image a 26 1439580432494 al baghdadi image a 26 1439580432494 ABU BAKR AL BAGHDADI ABU BAKR AL BAGHDADI

     

    Verso la fine del video uno dei jihadisti gli spara in testa con il suo fucile d’assalto, ma lo strazio per il pubblico non è ancora finito. L’inquadratura si ferma sul sangue della vittima che sgocciola dal cranio e in ultimo zooma sulla ferito all’intero della quale si vede il cervello spappolato.

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