MATTEO SALVINI IGNAZIO LA RUSSA
(AGI) - "E' giusto che su base volontaria si incentivi chi vuole a fare una breve esperienza" nelle Forze armate. "Non sono d'accordo sulla base obbligatoria". Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando con i cronisti a Palazzo Madama la proposta di legge presentata dal segretario della Lega, Matteo Salvini, di reintrodurre il servizio di leva. "Credo che il danno che ha fatto la base obbligatoria negli ultimi anni di leva sia stato quello di far vivere il rapporto con le forze armate come una costrizione, per il 90% dei 'najoni'. Questa cosa non mi e' mai piaciuta", aggiunge ricordando la sua esperienza da allievo ufficiale volontario.
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"C'era chi lo faceva volentieri e chi invece non aspettava altro che l''alba' - sottolinea - La mia proposta di legge, che non ho potuto ripresentare da presidente del Senato, era quella di consentire su base volontaria un periodo breve, che poteva corrispondere al periodo del Car - circa 40 giorni -, dando dei benefit a chi lo faceva, per poter fare la carrira militare, per entrare in polizia o per l'universita', lasciando pero' la bese volontaria, che per me e' essenziale".
La Russa considera "un errore tornare a immaginare un obbligo, non fosse altro perche' il primo a sostenere la base volontaria e' stato il Fronte della Gioventu', di cui io ero dirigente nazionale. Siamo stati noi a dire che serviva un esercito professiohnale volontario, perche' capivamo che i tmepi moderni richiedevano un esercito competente. Oggi i nostri militari a livello internazionale sono stimatissimi e hanno una preparazione che gli consente di poter interagire con gli eserciti piu' avanzati del mondo. Col servizio di leva non sarebbe stato possibile".
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Per La Russa, ancora, Salvini ha ragione "nel dire che il servizio militare forma i giovani, pero' questo è un compito della scuola e non delle Forze Armate. Il servizio militare non era fatto per formare i giovani ma per difendere la liberta' e l'indipendenza e oggi non lo possiamo reintrodurre per 'raddrizzare' la testa dei giovani, ammesso che sia necessario. Questo e' un compito che spetta alle famiglie e la scuola. Quindi aggiustiamo la scuola, diamo valore alla famiglia, ma non obblighiamo chi non vuol fare il militare a un periodo di naja"
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LA RUSSA E SALVINI A VILLA TAVERNA