1. I TWEET SALVINI-JOVANOTTI-FEDEZ
Matteo Salvini
matteo salvini da oggi nudo allo specchio del bagno
JOVANOTTI ieri: "Non mi piace l'orizzonte di Salvini, il mio orizzonte è la società MULTICULTURALE. A me piace l'Europa, la moneta unica, io vorrei una MONETA UNICA MONDIALE".
Mi piacciono tante canzoni di Jovanotti.
Non mi piace il suo progetto di Minestrone Unico Mondiale, senza gusto.
Matteo Salvini @matteosalvinimi
Minestrone Unico Mondiale? No, grazie! #Salvini #Lega @matteosalvinimi
Lorenzo Jovanotti @lorenzojova
@matteosalvinimi è bello avere idee e orizzonti diversi, ti rispetto e ti trovo forte nell'esposizione delle tue.Che le idee danzino è bene.
Fedez @Fedez
Quando dici "forte nell'esposizione" cosa intendi? Gli insulti razzisti e la xenofobia? Forti sono forti eh, danzarci anche no @lorenzojova
Lorenzo Jovanotti @lorenzojova
jovanotti
@Fedez ciao! razzismo non è idea ma mostrusoità (e anche reato). mi riferisco alle idee (europa e euro) sulle quali non sono d'acoordo.
Andrea Scanzi @AndreaScanzi
"Io credo in una grande Chiesa che passa dalla Leopolda e arriva fino a Casa Pound" (cit. aggiornata) #pensoparaculo
Matteo Salvini @matteosalvinimi
Apprezzo apertura mentale di @lorenzojova. Da @Fedez, aspetto che adotti 2 #rom, 2 #clandestini e 2 imam... http://www.lastampa.it/2015/04/02/spettacoli/jovanotti-a-salvini-ti-rispetto-fedez-rispetti-il-razzismo-Dg2fQzRCBVJKNVPxUSbPMP/pagina.html … #Salvini
fedez selfie col bidet
Fedez @Fedez
Cambia filastrocca Mattè,inizia tu ad adottare nuove strategie di marketing @matteosalvinimi @lorenzojova
Andrea Scanzi @AndreaScanzi ·
Solidarietà a Jovanotti: ricevere il plauso da Salvini per "l'apertura mentale" è davvero un brutto colpo. Coraggio.
Fedez @Fedez
Come di consueto l'elettorato Salviniano si distingue per civiltà! Minacce di morte tra 3,2,1..Bell'endorsement Jova
commenti a fedez contro salvini
2. JOVANOTTI INSULTATO PERCHÉ RISPETTA LE IDEE DEGLI ALTRI
Giuseppe De Bellis per “il Giornale”
La parola chiave è rispetto. Per chi ne ha e per chi no. L'ha pronunciata Jovanotti. Parlava di Matteo Salvini che l'aveva attaccato sul multiculturalismo: «Minestrone Unico Mondiale? No, grazie». La risposta di Jovanotti: «È bello avere idee e orizzonti diversi, ti rispetto e ti trovo forte nell'esposizione delle tue. Che le idee danzino è bene». Ti rispetto, ecco.
fedez 5
La normalità, la tolleranza, l'accettazione dell'opinione differente che può non essere condivisa, ma che non si vieta, che si concede a tutti. Equivale alla libertà, concetto troppo sconosciuto a troppi. Perché è intervenuto Fedez: «Quando dici forte nell'esposizione cosa intendi? Gli insulti razzisti e la xenofobia? Forti sono forti eh, danzarci anche no». Non è una bega da cantanti, come qualcuno l'ha definita frettolosamente. Qui si scava nel principio elementare e fondante di ciò che siamo: occidentali, democratici, liberali. Voltaire, quindi. Che sta alla base di tutto, della modernità, della libertà.
fedez
Chi non accetta il principio è fuori. Sono fuori le centinaia di messaggi che sui social network hanno condannato Jovanotti. Rispetto, appunto. Anzi, mancanza di rispetto. Parola che nel gergo contemporaneo evidentemente evoca altro e non il suo significato autentico. Perché rispetto è spesso sinonimo di «condivisione». Cioè ti rispetto perché condivido ciò che sei, ciò che dici. È l'inversione della logica, oltre che del senso stesso del vocabolo.
Rispetto è la versione alta del «piuttosto che», espressione che come nessun'altra ha visto invertire il suo significato: in molti la usano come sinonimo di «e» congiunzione, come elemento per tenere insieme un elenco. Quello piuttosto che quell'altro inteso come quello e quell'altro, nonostante significhi quello invece di quell'altro.
RENZI E JOVANOTTI
Ecco, la stessa cosa l'abbiamo fatta con rispetto. La prova è nei commenti alla frase di Jovanotti. «Democristiano», «demagogico», «interessato solo a vendere il suo disco ai leghisti». Come se il concedere il diritto, scontato, di esprimere le proprie idee sia la distruzione di un'identità artistica e umana. Perché non si può e non si deve concedere a un leghista di dire ciò che pensa: chi lo fa è connivente. Il che rivela quantomeno due controintuizioni:
1) il politicamente corretto che si trasforma in politicamente scorretto;
jovanotti
2) chi ha insultato Jovanotti per aver detto a Salvini «non condivido ciò che dici, ma accetto e rispetto che tu lo dica», significa paradossalmente stare dalla parte di Salvini che aveva criticato Jovanotti.
Fedez è un libertario, ha scritto una canzone per i grillini, ha subito per questo critiche (e qualche censura), è la star del momento (ne è fan anche il figlio di Salvini): se le idee degli altri non avessero danzato anche quando erano sbagliate non ci sarebbe stato il rap. Non ci sarebbe stato neanche lui.
3. DA MADRE TERESA A SALVINI LA DANZA PARACULA DI JOVA
JOVANOTTI
Andrea Scanzi per il “Fatto quotidiano”
Renziani si diventa, ma paraculi forse si nasce. Jovanotti era renziano prim’ancora che Renzi esistesse, perché pochi sanno incarnare il pensiero debole (e interessato) come lui. Renzi sa bene che nessun avversario sarebbe più gradito di Salvini, poiché estremo e dunque impossibilitato a divenire Premier. Non a caso Renzi attacca sempre i 5 Stelle e Landini, mentre nei confronti del leader della Lega Nord non è mai feroce. A Renzi, tutto sommato, Salvini piace: gli fa gioco. E così, anche al suo cantore sommo, Salvini va benissimo. Martedì sera, intervistato a Ballarò, Jovanotti ha saputo scolpire parole nella pietra: “Le cose cambiano a forza di entusiasmo”.
SALVINI E LA FELPA ARCORE
Poi, col sorriso sulle labbra e lo sguardo di chi ha letto l’elenco telefonico senza capirlo, ha scomunicato gli infedeli. Prima ha trattato i 5 Stelle quasi come eversori nullafacenti, poi ha definito Landini “reazionario” e “vecchio” (mentre la Confindustria è nuovissima). Quindi ha parlato di Salvini. Da uno che cantava gli ombelichi del mondo, ti saresti aspettato una intemerata. Macché: Jovanotti lo rispetta, proprio come Renzi.
le pen e salvini come olindo e rosa per riccardo bocca
Funziona così: prima premettono che non lo condividono, poi però aggiungono che ha una comunicazione efficace. Intervistato da Gian Antonio Stella pochi giorni prima, Jovanotti aveva già dichiarato di non disistimare Salvini e di cantare anche per i leghisti, perché la musica deve unire (e il Bene trionfa sempre sul Male). Le parole di Jovanotti a RaiTre, più o meno, erano passate inosservate: ovviamente.
Poi, su Facebook, Salvini le ha commentate; “Jovanotti ieri: ‘Non mi piace l’orizzonte di Salvini, il mio orizzonte è la società multiculturale. A me piace l’Europa, la moneta unica, io vorrei una moneta unica mondiale”. Mi piacciono tante canzoni di Jovanotti. Non mi piace il suo progetto di Minestrone Unico Mondiale, senza gusto”. Jovanotti poteva lasciare correre: ne sarebbe uscito quasi indenne. Invece, su Twitter, ha risposto. Svelando una volta di più la sua natura di equilibrista, abile a tifare per il più forte senza scontentare nessuno (se non i disfattisti birbi).
SALVINI CONTESTAZIONE A ROMA
Leggiamolo: “@matteosalvinimi è bello avere idee e orizzonti diversi, ti rispetto e ti trovo forte nell’esposizione delle tue. Che le idee danzino è bene”. Perle di saggezza socratica, che stavolta non sono passate inosservate e che a qualcuno non sono piaciute, per esempio Cristicchi e Fedez. Quest’ultimo ha scritto: “Quando dici "forte nell'esposizione" cosa intendi? Gli insulti razzisti e la xenofobia? Forti sono forti eh, danzarci anche no”. Il ragionamento di Jovanotti, in effetti, è granitico: okay, sei un po’ fascista e xenofobo, però parli bene e le tue idee danzano. E quando un’idea danza (?), sia essa omofoba o razzista, Jova non ci vede più e va proprio in brodo di giuggiole.
Ecco la vera #svoltabuona: dalla grande Chiesa che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa, alla grande Leopolda che parte da Davide Serra e arriva a Casa Pound. Son soddisfazioni. Il giulivo artista renziano ha perfino ricevuto il plauso pubblico da Salvini, gogna che francamente non si augura a nessuno: “Apprezzo apertura mentale di @lorenzojova. Da @Fedez, aspetto che adotti 2 #rom, 2 #clandestini e 2 imam”.
la visita al campo rom di matteo salvini 13
Prontamente insultato dai fans di Salvini, Fedez ha rincarato la dose: “Come di consueto l'elettorato Salviniano si distingue per civiltà! Minacce di morte tra 3,2,1.. Bell'endorsement Jova”. Resosi conto dell’epic fail, Jovanotti ha provato a rispondere a Fedez: “Razzismo non è idea ma mostrusoità (e anche reato). Mi riferisco alle idee (europa e altro) sulle quali non sono d’acoordo”.
Una supercazzola resa ancora meno convincente dai refusi, elargiti con generosità gandhiana. Jovanotti se ne è accorto e ha scritto subito un secondo tweet, solo che ha corretto “d’acoordo” ma ha lasciato “mostrusoità”. Per parafrasarlo: “Di dieci cose fatte, te n’è riuscita mezza”. Nuovi maître à penser crescono. E il confine tra pensare positivo e pensare paraculo è sempre più labile.
morgan fedez 9
4. IL GRILLO PARLANTE FEDEZ CONTRO JOVANOTTI LA DISFIDA MORALE (E RAP) SULLE IDEE DI SALVINI
Luca Mastrantonio per il "Corriere della Sera"
Il diverbio tra Fedez e Jovanotti su Twitter, nato dalle critiche di Matteo Salvini a Lorenzo Cherubini, non è un semplice battibecco tra rapper che hanno storie, età e simpatie politiche diverse. Ma è un episodio che fa risaltare i recenti cambiamenti dello scenario italiano, dove un semplice battibecco su Twitter tra due rapper diventa un caso.
alfonso signorini e fedez
Il primo elemento, contingente, è che Salvini sa ritagliarsi ampi spazi di visibilità grazie a un attivismo social efficace, come ha notato Jovanotti quando gli ha riconosciuto una capacità di «forte esposizione» delle sue idee; molte delle quali, però, ha protestato Fedez con tono polemico, eccitano sentimenti razzisti e xenofobi; al che Jovanotti ha ricordato che rispettare idee altrui non vuole dire condividerle: Salvini ha apprezzato l’«apertura mentale» di Jovanotti mentre ha invitato Fedez ad adottare dei rom.
jovanotti esp
Facendosi due conti, la polemica di Fedez ha fatto gioco a Salvini che ha «solo» 130 mila follower e ha potuto gettare ami tra gli oltre 600 mila follower di Fedez, molto amato da grillini che si possono sintonizzare sulla Lega; ha incassato poi un’apertura, benché critica, da Jovanotti, che di follower ne ha 2 milioni e mezzo. Certo è che con la crisi dei talk show è sui social che si è trasferita l’arena mediatica; e qui i rapper sono protagonisti, grazie al loro talento verbale (tra le star del cinguettio c’è anche J-Ax).
jovanotti soldato
Ecco la novità più significativa: ieri facevano notizia i poeti, gli scrittori, i filosofi e i registi che appoggiavano o criticavano i politici, oggi tocca ai rapper, che hanno ereditato il mandato morale dei cantautori, ora grilli parlanti ora cicale: un mandato umorale e spesso paradossale. A leggere politicamente la discussione, infatti, qualcosa non torna: Jovanotti, filo-renziano, dialoga con il leader di un partito, la Lega, che è fuori dal perimetro Pd; il quale semmai guarda al Movimento Cinque Stelle, cui Fedez è vicino, come possibile sponda.
@criticalmastra
jovanotti da giovane