Monica Serra per “la Stampa” - Estratti
maurizio gucci patrizia reggiani
Alla prima udienza del processo non si è presentata. Ma la principale imputata su cui ancora alcun giudice si è pronunciato è proprio lei: Loredana Canò, la ex compagna di cella accusata di aver orchestrato la circonvenzione di Patrizia Reggiani, una volta uscita di prigione dopo una condanna a ventisei anni per l'omicidio del marito Maurizio Gucci.
L'intenzione sua e dei complici, per la procura di Milano, era quella di mettere le mani su una eredità milionaria «approfittando della infermità» della vittima. Che, come aveva fatto con la maga Pina Auriemma, si è fidata e affidata completamente a lei.
villa venduta da patrizia reggiani a milano 2
Loredana Canò è accusata di essersi «insinuata in maniera inesorabile» nella vita di Lady Gucci «al punto da condizionarne pienamente il residuo di volontà», da spingerla a «fare la guerra alle figlie», da «acquisire il controllo della gestione domestica», compresi i registratori piazzati per spiarla in sua assenza. Soprattutto da «indurla a firmare una polizza sulla vita con premio unico di 6,6 milioni di euro» indicando come beneficiaria di un terzo della somma proprio lei.
Ma, una volta finita sotto inchiesta e poi a processo, allontanata dalla lussuosissima villa vicino ai giardini della Guastalla e licenziata dall'amministratore di sostegno, l'avvocato Marco Accolla, Loredana Canò ha dichiarato guerra a Lady Gucci, scrivendo così l'ennesima pagina della infinita saga familiare.
patrizia reggiani
Non solo nel 2022 – ma si scopre solo a margine dell'udienza di ieri – Canò ha intentato una causa di lavoro contro Reggiani, provando invano a impugnare il licenziamento e chiedendo ai giudici che le venissero riconosciuti salario e buonuscita da «assistente personale» e non da «dama di compagnia», come invece era stata inquadrata. Ma un paio di settimane fa, dopo il rinvio a giudizio e prima del processo che si è aperto ieri, con i suoi legali Raffaello Fabbri e Renato Musella,
loredana canò
Canò ha recapitato alla vedova Gucci una diffida per chiederle addirittura la restituzione di 60.850 euro che – a suo dire – sarebbe stata lei a prestarle per comprare scarpe, viaggi e soggiorni in alberghi di lusso «dalla fine del 2014 fino alla morte della madre» quando ne ha ereditato il patrimonio. A sostegno della contro-accusa, i legali giurano di avere fatture e scontrini. Di parere diverso la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano che invece, nel capo di imputazione con cui ha trascinato Canò a giudizio, la accusa proprio di aver fatto «sottoscrivere il 31 dicembre del 2017» alla vittima una scrittura privata fasulla «in cui si riconosceva debitrice nei suoi confronti» esattamente della cifra ora richiesta: 60.850 euro.
alessandra e allegra gucci LE NOZZE TRA MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI patrizia reggiani
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patrizia reggiani patrizia reggiani con madre e figlie la madre di patrizia reggiani PATRIZIA REGGIANI NEL 1998