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    È SALITO A 1.800 IL BILANCIO DELLE VITTIME DELL’EPIDEMIA - PECHINO TOGLIE I DAZI DALLE ATTREZZATURE MEDICHE AMERICANE - MOODY'S TAGLIA LE STIME SUL PIL DELLA CINA: DAL 5,8% AL 5,2% - LA MORTE DEL CAPO DELL'OSPEDALE DI WUHAN, LIU ZHIMING, NON E' UN CASO ISOLATO: VENERDÌ SCORSO È MORTO ANCHE UN INFERMIERE DI 59 ANNI DELLA STESSA STRUTTURA... 


     
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    LIU ZHIMING - DIRETTORE DELL OSPEDALE DI WUHAN UCCISO DAL CORONAVIRUS LIU ZHIMING - DIRETTORE DELL OSPEDALE DI WUHAN UCCISO DAL CORONAVIRUS

    1 - CORONAVIRUS: CINA, SALE A 1.800 IL BILANCIO DEI MORTI

    (ANSA-AFP) - E' salito a 1.800 il bilancio delle vittime del Coronavirus. Lo rende noto il Governo cinese. Secondo gli ultimi dati, le vittime sono passate a 1.800 a causa della morte di altre 93 persone nella regione dell'Hubei, epicentro del virus. In base al bilancio giornaliero della commissione sanitaria provinciale, inoltre, ci sono stati 1.807 nuovi casi di coronavirus, un dato in calo rispetto al giorno precedente, quando i contagi registrati erano 1.933.

     

    2 - CORONAVIRUS: CINA, VIA DAZI SU ATTREZZATURE MEDICHE USA

     (ANSA) - La Cina da deciso l'esenzione dai dazi sull'import di una lista di beni come attrezzature mediche Usa che includono monitoraggio del paziente, trasfusioni di sangue e strumenti per misurare la pressione del sangue, nel mezzo dell'epidemia del coronavirus. Dal 2 marzo saranno accettate le domande delle società domestiche importatrici per ottenere l'esenzione dai dazi addizionali imposti durante la guerra commerciale su alcuni prodotti Usa, secondo l'annuncio fatto dalla Customs Tariff Commission del Consiglio di Stato, il governo centrale

    liu zhiming direttore ospedale wuhan 1 liu zhiming direttore ospedale wuhan 1

     

    3 - CORONAVIRUS: MORTO IL DIRETTORE DELL'OSPEDALE DI WUHAN

    Da www.ansa.it

     

    Il capo dell'ospedale di Wuhan è morto, ucciso dal coronavirus, riportano i media internazionali. Liu Zhiming - questo il suo nome - dirigeva il Wuchang Hospital. Venerdì scorso un infermiere di 59 anni dello stesso nosocomio era deceduto a causa del Covid-19. Intanto è salito a 1.800 il bilancio delle vittime del Coronavirus, come rende noto il Governo cinese.

     

    I dati sembrano mostrare "un calo di nuovi contagi ma questo trend va interpretato con molta cautela perché può cambiare: è presto per dire se questo andamento in calo continuerà. Ogni scenario resta aperto", ha spiegato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing quotidiano con la stampa a Ginevra.

     

    wuhan deserta 1 wuhan deserta 1

    In Toscana sono circa 400, di cui 370 nell'area che comprende le province di Firenze, Prato e Pistoia, "i bambini in isolamento domiciliare e che vengono controllati quotidianamente". Lo rende noto la Regione Toscana con riferimento a quanto emerso dalla consueta riunione della task force istituita per fronteggiare l'emergenza Covid-19. Si tratta, si spiega, di un auto-isolamento a casa.

     

    coronavirus coronavirus

    Migliorano le condizioni generali della coppia di cinesi positivi al coronavirus ricoverati nell'ospedale Spallanzani. Secondo il nuovo bollettino medico "i due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di infezione da nuovo coronavirus, continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva del nostro istituto. Sono stabili e in progressivo miglioramento le condizioni generali di entrambi".

     

    E Niccolò, lo studente 17enne bloccato per due volte in Cina a causa delle febbre e ora ricoverato allo Spallanzani "continua a essere in buone condizioni di salute". "Il ragazzo- prosegue il bollettino - continua a essere sereno e di ottimo umore, i tamponi naso-faringei effettuati nella giornata del 15 e del 16 febbraio sono risultati negativi per la ricerca del nuovo coronavirus e di altri eventuali agenti patogeni". Inoltre "le condizioni di salute del cittadino italiano proveniente dalla Cecchignola, caso confermato di infezione da nuovo coronavirus, sono ottime. Continua ad essere ricoverato in osservazione".

    diamond princess in quarantena 5 diamond princess in quarantena 5

     

    IL PUNTO SULLA DIAMOND PRINCESS: Fra i passeggeri contagiati a bordo della Diamond Princess "sembrerebbe che ci sia un nostro connazionale, che però è partito col volo americano perché è residente in America, sposato con una donna americana. Aspettiamo ancora conferme". Lo ha detto Stefano Verrecchia, capo dell'Unita di crisi della Farnesina, ad Agorà Rai Tre. Verrecchia ha sottolineato che "sarebbe il primo caso di un italiano, comunque già in volo per l'America", mentre "fra i connazionali di cui ci dobbiamo occupare noi non risulta al momento alcun contagiato". Secondo Verrecchia "probabilmente non tutti gli italiani rientreranno, perché una parte dell'equipaggio potrebbe rimanere a bordo perché funzionale alla nave".

    diamond princess diamond princess

     

    Sulla nave ormeggiata nel porto di Yokohama ad ora, secondo i media giapponesi, sono 454 le persone contagiate a bordo.

     

    Quattordici cittadini statunitensi degli oltre 300 evacuati in Giappone dalla nave da crociera Diamond Princess e ora in volo verso gli Stati Uniti, sono risultati positivi al coronavirus, secondo quanto comunicano in una nota congiunta il Dipartimento di Stato e quello della Sanità Usa, sulla base dei test compiuti alcuni giorni prima. "Queste persone - si legge - sono state trasferite in modo rapido e sicuro in un'area di contenimento a bordo dell'aereo, secondo i protocolli standard".

    xi jinping con la mascherina 4 xi jinping con la mascherina 4

     

    Oltre agli Stati Uniti e all'Italia, anche Australia, Canada, Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan hanno deciso di evacuare i propri cittadini che sono in quarantena per l'epidemia di coronavirus a bordo della nave da crociera Diamond Princess. Sulla nave, ancorata dal 5 febbraio al porto di Yokohama, in Giappone, ci sono almeno 3.700 persone, 355 delle quali sono risultate positive e ricoverate in ospedale.

     

    Toyota, avvio parziale della produzione in Cina - Le case automobilistiche nipponiche hanno parzialmente ripreso oggi la produzione in Cina, dopo lo stop per il coronavirus: Toyota ha riferito che dei suoi 4 impianti, quelli di Changchun e Guangzhou sono ripartiti. Per Tianjin e Chengdu, si dovrà attendere fino al 24 febbraio o più tardi. Honda ha riavviato le operazioni nelle tre fabbriche di Guangzhou, pianificando un aumento progressivo della produzione. Per quello di Wuhan, città focolaio dell'epidemia, l'attesa è per il 24 febbraio o dopo.

     

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    4 - CORONAVIRUS: CINA, MOODY'S TAGLIA PIL 2020 AL 5,2%

     (ANSA) - Moody's taglia le stime sul Pil della Cina per l'anno in corso dal 5,8% al 5,2% a causa delle turbolenze create dall'epidemia del coronavirus. L'agenzia di valutazione ha messo in guardia anche che gli effetti della situazione si ripercuoteranno soprattutto in tutta l'Asia.

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