1 - NORDIO GELA SILVIO: "PER ADESSO LA LEGGE SEVERINO NON SI TOCCA"
Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per "il Fatto quotidiano”
carlo nordio giorgia meloni
[…] Ieri mattina, Nordio e Berlusconi si sono incontrati a Villa Grande. Su questo l'ex pm dice che "l'incontro è stato lungo e molto cordiale" e che si sta costruendo un percorso di riforma della giustizia comune.
I due si sono confrontati sui principali dossier in materia di giustizia partendo dal fatto che le sue idee "sono condivise anche dal leader di Forza Italia" visto che i programmi "sono molto simili e allineati".
Dopo l'incontro, Nordio però ha fatto capire che il prossimo ministro della Giustizia sarà lui: "Decideranno i leader, ma io sono pronto, perché fare il ministro sarebbe un onore per qualsiasi giurista". Anche Casellati dice che decideranno i leader, ma che è a disposizione del Paese: con ogni probabilità l'ex presidente del Senato andrà al ministero delle Riforme.
silvio berlusconi 8
Ma è sulla legge Severino che il probabile prossimo Guardasigilli potrà dare qualche dispiacere al leader di Forza Italia. Berlusconi, infatti, chiede di cambiarla per evitare il rischio di una nuova decadenza dal Senato in caso di condanna definitiva nel processo Ruby ter in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari.
Nordio ha spesso proposto di abolire quella legge e infatti, parlando col Fatto Quotidiano, precisa che "le mie idee su questo sono chiare e le conoscono bene i vostri lettori". Ma poi spiega: "Non è questo il momento, l'emergenza economica in corso ci impone di non fare scelte divisive nei confronti della magistratura".
carlo nordio
Quindi niente da fare? "No, adesso tutte le energie e le risorse devono essere dedicate al buon funzionamento della giustizia, perché questo ci chiedono i cittadini e ha un impatto importante sul Pil del Paese", dice Nordio nel cortile di Montecitorio tra una pausa dei lavori e l'altra.
Poi l'ex pm spiega al Fatto qual è il suo programma da portare avanti al ministero: "Bisogna velocizzare i processi in termini di riforme, ma anche di organico - spiega - quindi confrontarci con l'Associazione nazionale magistrati per capire i loro bisogni e rinforzare i tribunali. Inoltre bisogna intervenire sul processo civile per velocizzare i tempi delle cause".
annalisa chirico carlo nordio
Oltre a voler lavorare con il sindacato dei magistrati, Nordio sa anche che non potrà fare il ministro della Giustizia contro il suo partito che su molti temi - dall'antimafia alle intercettazioni fino alla custodia cautelare - è molto più "giustizialista" di lui. Su questo l'ex pm dice: "Garantismo significa rispettare il sacrosanto principio della presunzione di innocenza - conclude parlando con il Fatto - ma anche la certezza della pena.
Le nostre riforme avranno questo obiettivo".
paola severino foto di bacco
Sull'abolizione della legge Severino, inoltre, arriva un "no" secco anche da Fratelli d'Italia. "Non vogliamo abolirla e all'ultimo referendum abbiamo fatto campagna per non cancellarla", dice Andrea Delmastro Delle Vedove, responsabile Giustizia del partito di Meloni. […]
2 - ASSOLUZIONI INAPPELLABILI E ADDIO ALL'ABUSO D'UFFICIO NORDIO INCASSA IL SÌ DEL CAV
Francesco Grignetti per “la Stampa”
Una casella sembra andare a posto, per il futuro governo. Per Carlo Nordio, neo eletto di Fratelli d'Italia, già magistrato di lungo corso, a questo punto pare fatta per il ministero della Giustizia. C'è stato infatti un affabile incontro tra Silvio Berlusconi e il ministro in pectore, e pare anche un brindisi con prosecco al termine.
DELMASTRO MELONI
Tramonta l'ipotesi di dare la carica di Guardasigilli a Elisabetta Casellati, che pure era in corsa, e che solo ventiquattr' ore prima per Berlusconi era una ministra sicura? Lei un po' ci spera ancora, quindi aspetta la parola definitiva dei leader prima di considerarsi fuori gara. «Quello che ho detto anche io», commenta Nordio, con ironia.
«L'incontro - dice infatti Nordio - è stato lungo e molto cordiale. Con lui ci siamo detti arrivederci. Le conclusioni saranno tratte da tutti i leader. Io sono pronto, perché fare il ministro sarebbe un onore per qualsiasi giurista».
La sua soddisfazione è appena mascherata dalle buone maniere e dal rispetto per il Quirinale, ma sente di avere avuto il via libera di tutto il centrodestra, Nordio, adesso che ha conquistato Berlusconi. L'incontro tra i due è girato tutto sui temi della riforma della giustizia, «con una preoccupazione in testa, quella dell'efficienza del sistema giudiziario innanzitutto. Penso che le mie idee, espresse nei tanti volumi che ho scritto, siano condivise anche dal leader azzurro».
maria elisabetta alberti casellati e silvio berlusconi
Si sono trovati d'accordo nel considerare una catastrofe i tempi della giustizia. Berlusconi anche lunedì scorso aveva ribadito che «non siamo un Paese democratico; per una sentenza di primo grado in Italia servono 1.120 giorni, in Olanda 88 giorni».
E sveltire i processi è anche l'obiettivo di Nordio, perché «la giustizia "lenta" costa al Paese il 2% del Pil».
Insomma, pare fatta. E non ci sono nodi irrisolti dietro l'angolo tra i tre partiti. «I programmi di FdI e FI sono molto allineati». Così come con la Lega.
Quali siano le sue idee, è presto detto: il centrodestra spingerà per una riforma costituzionale che porti alla separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, lo sdoppiamento del Consiglio superiore della magistratura, probabilmente il sorteggio per scegliere chi farà parte dell'organo di autogoverno.
carlo nordio 4
E poi, siccome Nordio sogna da sempre una «rivoluzione copernicana», e la riforma del centrodestra avrà rango di legge costituzionale, potrebbero esserci anche l'inappellabilità delle sentenze di assoluzione da parte del pubblico ministero e la fine dell'obbligatorietà dell'azione penale.
Senza dimenticare che Nordio tra il 2001 e il 2004, sotto il governo Berlusconi II, aveva presieduto una commissione di studio al ministero per la riscrittura del codice penale, che è ancora quello firmato dal giurista fascista Alfredo Rocco. Infine, un suo pallino: Nordio vorrebbe abolire il reato di abuso d'ufficio, che considera troppo vago e inconcludente.
intervento di carlo nordio