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    LA PAURA CREA OMERTA' – UN’AMICA DELLA 20ENNE DROGATA E STUPRATA A ROMA DA DANIEL MORENO MATUTE ELIECER, 28ENNE SUDAMERICANO, HA OMESSO DI DIRE AI CARABINIERI DI AVER VISTO IL VIDEO DELLA VIOLENZA SESSUALE E DI SAPERE CHI FOSSE IL COLPEVOLE. IL MOTIVO? PAURA DELLE RITORSIONI: "È AGGRESSIVO, POTREBBE FARE DEL MALE ANCHE AI MIEI AMICI E AI TESTIMONI"


     
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    Estratto dell’articolo di Romina Marceca per “la Repubblica – Edizione Roma”

     

    Daniel Moreno Matute Eliecer Daniel Moreno Matute Eliecer

    La paura di subire ritorsioni ha fatto calare un velo di omertà sulle violenze sessuali subite da Maria, la ventenne peruviana drogata, stuprata e filmata da un ex calciatore sudamericano. È questo uno dei retroscena delle indagini sull’arresto di Daniel Moreno Matute Eliecer, 28 anni, accusato di violenza sessuale e di averne diffuso anche le immagini.

     

    È nelle carte dell’ordinanza d’arresto, firmata dal gip Roberto Saulino, che si legge la bugia di una delle amiche di Maria, pochi giorni dopo la denuncia della ragazza che aveva ricevuto le immagini degli abusi sul suo cellulare. «Non conosco alcuna persona con quel nome - ha detto ai carabinieri del Nucleo investigativo che l’hanno sentita per ricostruire le serate nei locali romani - e non comprendo perché sono stata convocata per questa storia».

     

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    Maria è stata una giovane coraggiosa perché è lei stessa ad avere spiegato ai carabinieri il motivo di quel silenzio e di quella bugia: «Daniel è conosciuto come una persona violenta e aggressiva che potrebbe fare del male fisico anche ai miei amici e ai testimoni». Il giudice scrive che le dichiarazioni di quella amica che si è sottratta alle domande « necessitano di un ulteriore approfondimento» […]

     

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    A giugno, quando Maria ha consegnato ai carabinieri le immagini delle violenze sessuali, gli investigatori hanno compreso che sarebbe stato difficile riuscire a superare il muro di una comunità chiusa. È per questo motivo che hanno deciso di non sentire due fratelli amici di Matute. Il timore di ritorsioni nei confronti della vittima ha accompagnato buona parte delle indagini.

     

    VIOLENZA SESSUALE VIOLENZA SESSUALE

    I militari d’altronde avevano in mano quei video dove il viso di Matute era riconoscibile senza ombra di dubbio e lo stato di incoscienza della vittima altrettanto. Maria aveva conosciuto Matute a una festa di compleanno e proprio quella sera, tra il 28 e il 29 gennaio, è stata stuprata da Matute che l’ha riaccompagnata a casa. « Mi aveva offerto un cocktail e mi sono sentita stordita», è il racconto che Maria ha fatto a Repubblica. […]

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