Leonardo Lamma
Il rattoppo di una voragine in corso Francia, a Roma, potrebbe essere la causa dell'incidente in cui è morto Leonardo Lamma, 19 anni. È l'ipotesi della Procura che ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale, per ora senza indagati. Il ragazzo, studente di Medicina, era un caro amico di Gaia von Freyman e (soprattutto) di Camilla Romagnoli, con le quali aveva cenato la sera dell'incidente - tra il 21 e il 22 dicembre 2019 - costato la vita alle due 16enni. Due tragedie avvenute quasi nello stesso punto della strada che attraversa il quartiere Flaminio.
Incidente di Leonardo Lamma
Leonardo e le ragazze travolte e uccise da Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, che a luglio 2021 ha patteggiato cinque anni e quattro mesi in appello (sentenza poi confermata in Cassazione), erano amici fin dall'adolescenza: erano 13enni quando frequentavano la stessa comitiva a ponte Milvio, il luogo di ritrovo dei giovani che abitano nei quartieri di Roma nord, dalla Cassia al Flaminio ai Parioli. È lì che ci si incontra la sera del sabato, è lì che anche Leonardo, Gaia e Camilla si davano appuntamento per le serate dei fine settimana.
Incidente di Leonardo Lamma 2
L'amicizia fra i tre era nota anche ai coetanei dello studente che ieri pomeriggio, a 24 ore dalla sua morte, si sono incontrati a corso Francia per portare fiori e biglietti sul luogo della tragedia. Racconta M.A., padre di un altro caro amico di Leonardo: «La sera dell'incidente in cui sono morte Gaia e Camilla c'era anche mio figlio, che aveva addirittura discusso con le due ragazze insistendo per accompagnarle a casa. Avevano risposto che, abitando lì vicino, preferivano andare a piedi».
Adesso l'indagine mirata all'accertamento di quanto accaduto giovedì attorno alle 17 si prospetta complessa. Il primo punto da chiarire: poche ore dopo la tragica fine dello studente, tra il 7 e l'8 aprile, la strada è stata ripianata in tutta fretta come sembra documentare un video girato dagli amici di Leonardo?
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Nel filmato, allegato dai genitori della vittima alla denuncia in Procura, si vedono gli operai lavorare sulla careggiata dove il motociclista ha perso il controllo del mezzo. È questo uno snodo decisivo per capire se all'origine del dramma ci sia ancora una volta la manutenzione dell'asfalto.
Ecco perché è necessario tornare al pomeriggio di domenica 27 marzo, quando all'improvviso su corso Francia si apre una voragine all'altezza del civico 159 in direzione centro: qualche metro prima delle strisce pedonali dove sono state investite Gaia e Camilla. La carreggiata viene in parte chiusa, ma quando dopo una settimana terminano i lavori di ripristino sull'asfalto resta un dosso.
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È il punto dove Leonardo perde il controllo del suo Ktm Duke, finisce contro lo spartitraffico e muore. Una tragedia evitabile? «Cerchiamo solo di conoscere la verità», dicono gli avvocati Antonio De Fazi e Massimiliano Capuzzi, i legali che assistono la famiglia Lamma.
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