Rosario Dimito per “il Messaggero”
alitalia
Crescita nel Nord America rispetto ad altre destinazioni e approfondimento dei meccanismi sul lungo raggio. Nel primo faccia a faccia attorno al tavolo del piano industriale della nuova Alitalia, alla presenza di Fs e della folta schiera di consulenti, gli uomini di Atlantia hanno chiesto a quelli di Delta chiarimenti sui punti di dissenso del business plan.
La riunione si è tenuta ieri pomeriggio a Fiumicino, presso la sede di Adr, per facilitare i collegamenti visto che la delegazione della compagnia americana, formata da 4-5 membri è atterrata in mattinata. Comprende anche alcuni legali interni che domani parteciperanno con gli studi BonelliErede sempre per Delta, Cleary Gottlieb (Fs) e uno studio che sarà nominato da Atlantia a un vertice tecnico per affinare la struttura dell'offerta.
Dopo un riassunto delle sessioni di lavoro già svolte concentrati soprattutto sull'handling di Fiumicino, ieri sarebbero stati affrontati i temi su network, costi e top line (ricavi) dove si esprimono le maggiori divergenze fra Delta e Atlantia. L'ad di Adr Ugo De Carolis accompagnato dal direttore airport management Ivan Bassato, dal direttore marketing e sviluppo aviation Fausto Palombelli, più Marco Troncone direttore coordinamento settore aeroportuale di Atlantia, avrebbero sollevato obiezioni sulla parte del network disegnato finora nella bozza da Fs e Delta riguardante un contenuto sviluppo verso il Nord America con una crescita verso i Balcani.
DELTA AIRLINES
Per ferrovie al tavolo ci sono il direttore strategie, pianificazione Fabrizio Favara e il capo del legale Elisabetta Scosceria. Gli uomini di Delta, cioè Perry Cantarutti (responsabile delle alleanze) e Roberto Soriatti, responsabile di Nord Americ jy avrebbero cercato di dimostrare che la proposta di spacchettare l'alleanza a tre Alitalia, Air France, Delta verso l'America settentrionale, rivelata dal Messaggero di venerdì 19, rimodulandola in contratti diretti Delta-Alitalia e Delta Air France, dovrebbe restituire vantaggi alla compagnia italiana finora penalizzata.
LE EFFICIENZE
Dalla discussione che proseguirà fino a domani quando i manager americani torneranno a casa, sarebbero emerse possibili modifiche rispetto alla mappa tracciata. Anche perchè i rappresentanti del gruppo autostradale incalzano per avere un quadro sulle motivazioni industriali della definizione delle rotte a lungo raggio.
ROCCO SABELLI
Oltre sul network, la lunga riunione finita nella tarda serata ha anche esaminato il capitolo costi legati soprattutto alla ristrutturazione dei servizi di terra (handling) di Fiumicino dove sia Atlantia che tramite Adr, ha la gestione sia Delta hanno da dire la loro. Atlantia spinge per ulteriori efficientamenti che potrebbero alzare il numero degli esuberi, adesso oscillante fra 800-1000 unità.
L'incremento dei ricavi dipenderà dalla rete dei collegamenti e dalla flotta. E' ancora prematuro stimare l'impatto sul conto economico al 2023 delle modifiche da apportare con i suggerimenti di Atlantia, ma gli incrementi potrebbero aggirarsi a due cifre percentuali.
alfredo altavilla
Su un piano parallelo e riservato si procede nella ricerca dei nuovi vertici da parte di Egon Zehnder. Il presidente spetta a Fs, l'ad va condiviso fra tutti. Oltre ala indisponibilità data da Rocco Sabelli mercoledì 17, per la poltrona di ad , in agenda sono rimasti i nomi di Alfredo Altavilla (ex Fca ora nel cda di Tim), Stefano De Angelis (ex Tim), Vincenzo Novari (ex 3) e Roberto Scaramella, partner di Oliver Wyman, advisor di Fs con responsabilità in transportation, aerospace & defense in Italia. E' l'unico ad avere professionalità e competenze nel trasporto aereo da 15 anni avendo guidato Meridiana, ed essere stato nel fondo dell'Aga Khan e in Enav.
VINCENZO NOVARI AD 3 ITALIA STEFANO DE ANGELIS ROBERTO SCARAMELLA