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    UN CARROCCIO DI GUAI PER LA SORA GIORGIA: LA SCELTA DELLA MELONI DI NON IGNORARE I VINCOLI DELL’UE SEMBRA INCORAGGIARE GLI ALLEATI, IN PARTICOLARE SALVINI, A MOSTRARSI INSOFFERENTI A QUALSIASI VINCOLO DI BILANCIO (E A FARE POLEMICA SUI COMMISSARI ITALIANI). TRA 9 MESI CI SARA’ IL VOTO EUROPEO ED E’ GIA’ PARTITA LA CAMPAGNA DEL CAPITONE – MASSIMO FRANCO: "L’UNICO EPILOGO CHE TUTTI ESCLUDONO E’ LA CRISI DI GOVERNO. PER IL RESTO, DI FRONTE A UNA MANOVRA AVARA, C’È SOLO DA SPERARE CHE LA MAGGIORANZA NON CERCHI NELLE RIFORME COSTITUZIONALI UN DIVERSIVO…"


     
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    Massimo Franco per il Corriere della Sera

     

    meloni salvini meloni salvini

    Più che prevedere una legge di bilancio plasmata per sottrazione, eliminando buona parte delle promesse elettorali, la domanda è come la maggioranza riempirà il vuoto. Dietro la parola d’ordine di Giorgia Meloni che vuole «serrare i ranghi» e impedire «l’assalto alla diligenza» statale, si indovina la consapevolezza di avere margini risicatissimi; ma anche la volontà di non allargarli a dismisura, provocando la reazione europea di fronte a una lievitazione della spesa pubblica.

     

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    giorgia meloni matteo salvini in versione barbie giorgia meloni matteo salvini in versione barbie

    La scelta della premier di non ignorare i vincoli dell’Ue sembra incoraggiare gli alleati, in particolare la Lega di Matteo Salvini, a mostrarsi insofferenti a qualsiasi vincolo di bilancio. La polemica salviniana contro i commissari italiani a Bruxelles accusati di «giocare con un’altra maglia» è un assaggio di tensioni future. Tra nove mesi ci sarà il voto europeo. E l’alleanza di destra sarà tarata su quell’obiettivo: con unità e compattezza, secondo la versione ufficiale; con una dura competizione sotto traccia, nelle ammissioni ufficiose.

     

    La sfida ha un canovaccio già abbozzato, sebbene non dichiarato. E riguarda la capacità di Meloni di smarcarsi dal populismo degli alleati, per presentarsi a giugno con un profilo moderato. Sarà una lotta non facile, e fortemente condizionata da sondaggi che danno tuttora la premier saldamente in vantaggio, seppure con qualche piccolo cedimento. D’altronde, l’unico epilogo che tutti escludono, compreso chi a destra vuole ridimensionarla, è una crisi del suo governo per assenza di alternative e per motivi interni e internazionali: gli aiuti europei e l’aggressione russa all’Ucraina.

     

    matteo salvini e giorgia meloni matteo salvini e giorgia meloni

    Per il resto, i giochi sono aperti. Le convulsioni centriste, con i veleni sulla soglia di sbarramento al 3 o al 4 per cento, confermano manovre di corto respiro. La vera sfida si giocherà a livello continentale, su uno sfondo stravolto. Ne ha parlato ieri Mario Draghi, ex premier e ex presidente della Bce, al settimanale britannico Economist: per dire che le strategie del passato sono morte, e che riproporre per le politiche di bilancio «le vecchie regole sospese durante la pandemia sarebbe il risultato peggiore».

     

    Che cosa implichi per l’Italia questo scenario inedito si capirà nei prossimi mesi. C’è solo da sperare che, di fronte a un carniere avaro per necessità di concessioni economiche, la maggioranza non cerchi nelle riforme costituzionali un diversivo.

    MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI lotta continua meme su giorgia meloni e matteo salvini by edoardo baraldi lotta continua meme su giorgia meloni e matteo salvini by edoardo baraldi TITANIC D'ITALIA - VIGNETTA BY MACONDO TITANIC D'ITALIA - VIGNETTA BY MACONDO MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI MEME MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI MEME

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