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    UN FANTASMA SI AGGIRA PER IL PALAZZO, QUELLO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO ARCURI - LE PROMESSE MANCATE E I FALLIMENTI: “DA SETTEMBRE NON DIPENDEREMO PIÙ DALL’ESTERO”, AVEVA ANNUNCIATO A MAGGIO PARLANDO DELLE MASCHERINE. E INVECE PER LENTEZZE BUROCRATICHE E DIFFICOLTÀ TECNICHE LA CORSA CONTRO IL TEMPO È ANDATA PERSA E DIPENDIAMO ANCORA DALLE IMPORTAZIONI. QUASI TUTTE DALLA CINA. ''PANORAMA'' L'HA DEFINITO IL COMMISSARIO MOVIOLA, '' CAMPIONE OLIMPIONICO NELLA DISCIPLINA DELLO SCARICABARILE''


     
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    Sergio Carli per www.blitzquotidiano.it

     

    Arcuri ci sei? Un fantasma si aggira per il Palazzo, quello del commissario straordinario all’emergenza covid Domenico Arcuri.

    Arcuri sembra sparito dal radar, e anche dallo specchietto retrovisore, degli italiani. Era ormai passato alla storia, per avere voluto ripetere le gesta del governatore di Milano durante la peste. Come racconta Alessandro Manzoni, voleva calmierare il pane. Arcuri voleva calmierare le mascherine. Lasciate al mercato, si sono calmierate da sole. E lui è sparito.

    La sera di venerdì 23 ottobre Domenico Arcuri si è recato a colloquio dal primo ministro Giuseppe Conte. L’evento ha talmente impressionato i redattori di Repubblica.it che li ha spinti ad attribuire all’incontro la proiezione della bandiera tricolore sulla facciata di Palazzo Chigi.

     

    DOMENICO ARCURI CON LA MASCHERINA CALATA SOTTO IL NASO DOMENICO ARCURI CON LA MASCHERINA CALATA SOTTO IL NASO

    Invece la proiezione della bandiera nazionale sulle facciate dei palazzi romani che ospitano le massime istituzioni della Repubblica è in scena regolarmente tutte le sere.

    Tant’è, l’incontro Conte-Arcuri ha giustificato l’accostamento. Da mesi Arcuri non faceva più notizia. Proprio quello stesso 23 ottobre, invece, sull’Espresso, o almeno sul suo sito, è apparsa questa notizia:

    Le promesse mancate e i fallimenti del commissario Domenico Arcuri

     

    “Da settembre non dipenderemo più dall’estero”, aveva annunciato a maggio parlando delle mascherine. E invece per lentezze burocratiche e difficoltà tecniche la corsa contro il tempo è andata persa e dipendiamo ancora dalle importazioni. Quasi tutte dalla Cina.

     

    Il giorno prima era stata la volta di Panorama. L’aveva definito  “il commissario moviola”, che se c’era dormiva, vissuto, negli ultimi 7 mesi “su un altro sistema solare”. “Campione olimpionico nella disciplina dello scaricabarile”.

    Sempre il 22 ottobre un’altra pesante bordata era partita dal Corriere della Sera.

     

    Basta il titolo:

    “Mascherine a scuola: i conti che non tornano del commissario Arcuri

     

    “Undici milioni al giorno negli istituti di tutta italia, dice al Corriere. Ma a disposizione non ha abbastanza fondi. Il nodo della trasparenza dei numeri dell’appalto”.

     

    L’analisi del Corriere è dettagliata. Si addentra nel pasticcio dei banchi con le rotelle e delle mascherine. Sono tanti soldi. Come li ha spesi e perché? Per far piacere alla nuova didattica a 5 stelle, sperimentata in una scuola a Brindisi?

     

    DOMENICO ARCURI FRANCESCO BOCCIA DOMENICO ARCURI FRANCESCO BOCCIA

    La conclusione amara è quella di Panorama: “Ha fallito ma verrà premiato da Conte con una nuova poltrona”.

    arcuri arcuri DOMENICO ARCURI MASCHERINA DOMENICO ARCURI MASCHERINA

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