DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Estratto dell’articolo di Alberto Zorzi per www.corriere.it
Botte, pugni, schiaffi, o – quando andava «bene» – solo minacce e insulti conditi da bestemmie. Ma in qualche caso si era arrivati perfino a dare dei farmaci non prescritti dai medici, a non versare il cibo per pranzo e cena, addirittura a premere sul volto di una paziente il panno sporco di un’altra. Per non parlare delle ripetute violenze sessuali – da parte di uno di loro – su anziane allettate e invalide, che non potevano difendersi.
L’inchiesta del pm di Venezia Andrea Petroni, che all’alba di martedì ha portato i carabinieri della Compagnia di San Donà di Piave e del Nucleo Investigativo lagunare a eseguire 4 misure cautelari, ha svelato che la casa di riposo Monumento ai Caduti, o meglio un’ala – quella cosiddetta «viola» – era un vero e proprio inferno, dove alcuni operatori sociosanitari maltrattavano i pazienti, spesso anche grazie all’omertà di alcuni colleghi.
«Condotte reiterate e sistematiche, non certo occasionali – le ha definite il gip Alberto Scaramuzza, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai militari – C’era un generale clima di sopraffazione e vessazione».
donna anziana in casa di riposo
In carcere sono finiti Fabio Danieli, 47enne di Jesolo, e la compagna Maria Grazia Badalamenti, 61enne palermitana, entrambi residenti a San Donà di Piave. Ai domiciliari la 60enne Anna Pollazzon, di origini lucchesi ma residente a San Donà, e Margie Rosiglioni, 65enne sandonatese.
[…]
In più è emerso solo ora – in quanto ovviamente la procura aveva coperto tutto per non danneggiare il proseguo dell’indagine – che il 25 novembre scorso un altro Oss, Davide Barresi, era stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di tre pazienti. […]
A riprendere le violenze e i maltrattamenti sono state le telecamere installate dai carabinieri dapprima in un paio di stanze, poi addirittura in sette, quando si è capito che il sistema era diffuso e le vittime erano tante: alla fine sarebbero ben 15 le vittime.
Di recente è poi accaduto un episodio gravissimo, che però andrà meglio approfondito con un’autopsia che il pm Petroni conferirà venerdì. A inizio febbraio a un’anziana era stata infatti riscontrata la frattura di alcune costole e anche in quel caso in servizio c’erano solo Danieli e Badalamenti, che lei stessa aveva accusato. «Fabio mi ha picchiata sulla testa e sul torace mentre lei mi teneva», ha raccontato la donna allo stesso direttore della Rsa Maurizio Padovan, che l’aveva trovata a letto che piangeva.
La donna dapprima era stata spostata nel «reparto azzurro», ma il 23 febbraio le sue condizioni si erano aggravate ed era stata ricoverata in ospedale perché respirava affannosamente: il giorno dopo è deceduta a causa di un versamento al torace, che alcuni medici con cui ha parlato la figlia avrebbero messo in relazione con la frattura. Ma questo lo stabilità il medico legale. In questo caso l’accusa di maltrattamenti avrebbe un’aggravante la cui pena va da 12 a 24 anni. […]
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