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    UN PAESE ALLA ROVESCIA: ABBIAMO I SOLDI E NON SAPPIAMO COME USARLI - CI SONO 70 MILIARDI DI EURO, TRA PNRR (40 MILIARDI) E VECCHI FONDI EUROPEI (29,9 DEL PERIODO 2014-2020), DA SPENDERE ENTRO IL 2023 - IL PROBLEMA È CHE REGIONI E MINISTERI SONO IN RITARDO: LE CENTRALI DI SPESA INGOLFATE, I COMUNI LAMENTANO CARENZE DI FUNZIONARI SPECIALIZZATI IN BANDI E RENDICONTAZIONI E C’È IL CARO MATERIALI CHE SVALUTA GLI APPALTI…


     
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    Estratto dell’articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”

     

    RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI

    Oltre 70 miliardi da spendere quest’anno. Tantissimi soldi, tra Pnrr e vecchi fondi strutturali europei in scadenza e che rischiamo di restituire. Eppure l’Italia non sembra nelle condizioni di poter accelerare la spesa. E si presenta […] in grande affanno. Regioni e ministeri sono in ritardo. Le centrali di spesa ingolfate. I Comuni lamentano carenze di funzionari specializzati in bandi e rendicontazioni. C’è il caro materiali che svaluta gli appalti.

     

    […] Le prospettive non sono buone. L’ha fatto capire Raffaele Fitto a fine dicembre. Il super ministro che ha le chiavi in mano del Pnrr, ma anche dei fondi Ue e del Sud, si è detto sicuro che il target di 20,5 miliardi di spesa del Pnrr entro il 2022 (previsto dal governo Draghi) «non sarà assolutamente raggiunto».

    fitto meloni fitto meloni

     

    Il non speso si trascinerà nel 2023, quando […] ci sono altri 40,9 miliardi da spendere e 46,5 nel 2024. Tra quest’anno e il prossimo l’Italia deve impiegare di fatto la metà di tutte le risorse del Pnrr (191,5 miliardi). […] anche se va detto che il 64% del Pnrr è fatto di prestiti da restituire (a tasso agevolato).

     

    Il nostro Paese è il primo destinatario del Piano di ripresa e il secondo dopo la Polonia per i fondi strutturali. Ed è anche vero che di fatto non abbiamo mai perso quasi nulla di fondi Ue (tranne 50 milioni nel 2007-2013), grazie ad alchimie contabili che dalle nostre parti si chiamano “progetti sponda”. Un mondo per spendere alla fine tutto. Progetti polverizzati, per lo più, è la critica prevalente.

     

    fitto meloni fitto meloni

    Ma ora è diverso. Oltre ai 40 miliardi del Pnrr, come detto, ci sono 29,9 miliardi di fondi Ue del 2014-2020 ancora non spesi, da “fatturare” entro il 31 dicembre del 2023 (le sigle si chiamano Fesr e Fse e servono alle imprese e per l’occupazione). In tutto erano 64,9 miliardi di fondi per l’Italia su 460 miliardi totali in Ue. L’82% di questi fondi è già “impegnato” […] Ma con il Pnrr si rischia davvero il cortocircuito, la congestione della spesa.

     

    E non c’è modo (troppo tardi) per riprogrammare questi fondi, la cui titolarità è quasi tutta degli enti locali. […]Fitto pensa di risolvere in due modi. Da una parte con un nuovo decreto Semplificazioni […] per velocizzare e rimodulare i progetti Pnrr, sfrondare quelli irrealizzabili, superare la “paura della firma” dei funzionari. Dall’altro con una trattativa a livello Ue per ottenere maggiore flessibilità nei tempi di spesa (allungarli sarà però quasi impossibile), ma soprattutto nel menù di spesa, per concentrarsi su cosa può davvero correre. […]

    raffaele fitto raffaele fitto

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