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Il rinvenimento di un topo morto sulla plastica protettiva del pranzo distribuito a un paziente di Oncologia al Policlinico di Modena, fatto avvenuto lo scorso 9 settembre, potrebbe essere un atto doloso e non si esclude sia legato ad ambienti 'no vax'.
Le indagini avviate dalla procura di Modena ed eseguite dalla Digos stanno prendendo in considerazione, come riferisce la stampa locale, principalmente due piste: un'azione appunto di chi si oppone alla vaccinazione anti Covid oppure una ritorsione forse legata a malumori in ambito lavorativo. Lo stesso fascicolo aperto dalla procura di Modena ipotizza più scenari, dall'interruzione di pubblico servizio alle minacce.
TOPO MORTO
Al setaccio le immagini della video sorveglianza dell'ospedale. Nei giorni scorsi persone 'No Vax' avevano tentato di introdursi dentro l'ospedale, mentre a novembre scadrà il subappalto che riguarda le pulizie del Policlinico ed interessa alcuni operatori che svolgono sia il servizio di pulizia che distribuzione pasti. Ci sarà il passaggio di consegne tra due differenti cooperative.
L'Azienda Ospedaliero-Universitaria (Aou) sottolinea come si tratti certamente di un "episodio increscioso e del tutto esecrabile, sul quale sono in corso tutte le verifiche possibili per capirne le cause, senza escludere alcuna possibilità". L'Azienda ha accertato come non vi sia stata alcuna contaminazione degli alimenti e ha immediatamente attivato tutti i servizi preposti per analizzare le cause dell'evento e accertare le responsabilità. Inoltre, ha fatto la segnalazione all'Igiene pubblica dell'Ausl di Modena per intraprendere le azioni di competenza e ulteriori controlli.
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"E' un fatto gravissimo. L'Azienda è impegnata nell'accertamento delle responsabilità e nell'adozione di tutte le azioni conseguenti anche di natura legale, senza escludere alcuna ipotesi rispetto a quanto accaduto - ha detto il direttore generale Claudio Vagnini -. Questo episodio, di cui ci scusiamo, è inaccettabile e non corrisponde ai criteri di cura, attenzione e sicurezza che l'Azienda da sempre assicura tramite i suoi professionisti e che pretende dai propri fornitori. Da una prima ricostruzione dei fatti non si è trattato di un problema nella preparazione dei pasti".