Da http://www.blitzquotidiano.it/
Iain Campbell e la moglie Anne
Un sacerdote protestante scozzese si è impiccato dopo che la moglie ha scoperto che aveva 7 amanti contemporaneamente, in varie città del Regno Unito, ma tutte della sua setta religiosa, che conta in tutto 13mila fedeli raccolti in 100 congregazioni o parrocchie. Protestanti e cattolici uniti nel peccato. Non ci dovremmo impressionare, in Italia, dopo quel che è successo con i preti sporcaccioni di Padova e con quelli gay di Napoli.
Invece nel Regno Unito sono sconvolti perché lo scandalo, di proporzioni bibliche, ha travolto una comunità di fedeli ai confini del mondo, in un angolo di terra all’estremo nord ovest della Scozia. Qui non siamo in aree metropolitane fra le più ricche (Padova) e popolate (Napoli) del mondo. Qui, scrive il Daily Mail, siamo ancora nell’800, nemmeno hanno svoltato nel ventesimo secolo. Ancora dibattono in chiesa se aprire la piscina pubblica di domenica sia “impuro e diabolico”. Per qualcuno, anche fare il bucato la domenica è peccato. Qui domina la Free Church of Scotland.
Iain Campbell e la moglie Anne
Siamo nella isola di Lewis, sulla punta nord occidentale dell’arcipelago britannico. Su una superficie di 1.770 km quadrati, un terzo della Liguria, vivono 18 mila persone, quante fra Recco e Camogli unite.
Al centro dello scandalo, Anne, vedova di 54 anni del reverendo Iain Campbell, 53 anni, popolare ministro della presbiteriana e conservatrice Free Church of Scotland a Lewis. Facile immaginare lo scalpore suscitato nella comunità quando lo scorso mese, il Daily Mail ha rivelato che Campbell, “superstar” dell’isola, a gennaio si era impiccato dopo essere stato accusato di avere contemporaneamente sette relazioni extraconiugali con donne appartenenti alla stessa chiesa. E sei di loro sposate.
Sembra, peraltro, che avesse una relazione a Londra, dove teneva lezioni di teologia, e un’altra a Manchester. La sua accusatrice, incredibilmente, fu proprio la moglie Anne, che fece una denuncia formale alla Free Church of Scotland; pare abbia consegnato i nomi delle presunte amanti e chiesto che fossero punite.
la casa di Iain Campbell e la moglie Anne
La Free Church of Scotland, dopo aver condotto l’indagine richiesta, ha annunciato che il comportamento morale del marito è stato “contrario alla Parola di Dio”. Tra le prove, c’erano le email prelevate su richiesta di Anne dal computer di Campbell. Si pensa siano stati giudicati quattro casi di adulterio, con una donna scagionata; inoltre, pare che una delle tre donne colpevoli abbia confessato tutto. Le tre donne, appartenenti a diverse comunità parrocchiali, sono state formalmente punite dalla chiesa per i loro rapporti con Campbell.
Una è stato sospesa dal sacramento della comunione e, per un anno, non potrà battezzare bambini mentre le altre due sono state formalmente redarguite alla presenza degli anziani della chiesa.
Iain Campbell e la moglie Anne
L’inchiesta è stata condotta da un gruppo di soli uomini, che comprende ministri e anziani, seguendo le rigorose regole della Free Church of Scotland. Come nel sistema giudiziario penale, prima che i “giudici” emettessero il verdetto, sono stati citati dei testimoni, ascoltate le dichiarazioni ed è stato svolto l’esame incrociato.
Il reverendo James MacIver, della Stornoway Free Church di Lewis, un collega molto vicino a Campbell, ha dichiarato: “Il Presbiterio purtroppo ha concluso che il comportamento morale di Campbell era in contrasto con quanto previsto per un ministro cristiano. A seguito dell’indagine, ciascun consiglio locale della chiesa ha provveduto a un’adeguata azione disciplinare”.
È giusto aggiungere, osserva il Daily Mail, che lo scandalo ha scatenato una crisi di proporzioni bibliche. Molte persone rifiutano di credere che il reverendo potesse avere un comportamento inadeguato mentre altre sostengono che forse conduceva una vita segreta.
La chiesa di Iain Campbell
La casa della famiglia Campbell, a Lewis, di proprietà della chiesa, è un grande bungalow di fronte al mare, non lontano da Stornway; la città ha una popolazione di soli 8.000 abitanti, un terzo del totale dell’isola.