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    LONDRA AIUTO, C'È UNO SQUALO NEL TAMIGI! - IL FIUME CHE BAGNA LONDRA È TORNATO ALLA VITA: SQUALI, ANGUILLE E CAVALLUCCI MARINI. NELL'ESTUARIO HANNO TROVATO CASA ANCHE CENTINAIA DI FOCHE - NEGLI ANNI '50 IL TAMIGI ERA STATO DICHIARATO “BIOLOGICAMENTE MORTO” A CAUSA DELL’INQUINAMENTO, MA GRAZIE A UN MIGLIOR SISTEMA DI FILTRAGGIO DEGLI SCARICHI. MA NON TUTTO E' POSITIVO...


     
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    squali tamigi squali tamigi

    Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

     

    Londra Aiuto, c'è uno squalo nel Tamigi! Il fiume che bagna Londra è tornato alla vita: e adesso dentro ci nuota di tutto, compresi i famelici predatori. È la scoperta fatta dagli zoologi impegnati in un progetto di mappatura e conservazione della fauna del fiume, che attraversa l'Inghilterra meridionale - inclusa la capitale- per oltre 300 km. 

     

    fauna ittica tamigi fauna ittica tamigi

    Il Tamigi è l'arteria pulsante di Londra, intimamente connesso alla vita della metropoli: i ponti che lo attraversano sono il simbolo della città. Ma negli anni Cinquanta era stato dichiarato «biologicamente morto»: una fogna a cielo aperto, così inquinato che la vita nelle sue acque si era estinta. 

     

    squalo tamigi squalo tamigi

    Dagli anni Novanta è iniziato il recupero: i livelli di ossigeno sono cresciuti e il fosforo è diminuito, grazie a un miglior sistema di filtraggio degli scarichi che trattiene le sostanze chimiche dannose. Così la vita è tornata sulle rive di Londra: e oltre a più di cento specie diverse di pesci, ad anguille e cavallucci marini, nell'estuario hanno trovato casa anche centinaia di foche. 

     

    Adesso sono arrivati pure gli squali: ne sono state avvistate differenti tipologie, fra cui lo squalo galeo, che può arrivare a due metri di lunghezza. I predatori del mare hanno scelto le acque del Tamigi come habitat per riprodursi e far crescere i piccoli: è loro abitudine tornare sempre nello stesso posto per generare. 

    pesci nel tamigi pesci nel tamigi

     

    «Riteniamo», ha detto al Telegraph la biologa Thea Cox, «che i giovani squali usino l'estuario del Tamigi come possibile vivaio. In quanto animali a crescita lenta che producono pochi piccoli, gli squali sono particolarmente vulnerabili e adesso stiamo lavorando per capire meglio la loro presenza nel Tamigi e assicurare la loro sopravvivenza a lungo termine». 

     

    Non tutto è positivo, infatti, sul fronte della «salute» del fiume: ultimamente la fauna ittica ha cominciato a deteriorarsi di nuovo, anche se non sono chiari i motivi. Probabilmente è un fenomeno dovuto all'inquinamento da plastica, all'aumento del livello dei nitrati e all'innalzamento della temperatura. 

    foche tamigi foche tamigi

     

    Invece l'avvistamento degli squali è sicuramente una buona notizia sul fronte della conservazione della natura: ma forse un po' meno per chi è così coraggioso da avventurarsi nel fiume. Appena l'estate scorsa nel Tamigi si era svolta pure una nuotata di beneficenza; e ogni anno si tiene lì la tradizionale regata che contrappone Oxford a Cambridge. Adesso bisognerà mettere in conto la possibilità di imbattersi in una appuntita dentatura. Chissà che Spielberg non stia pensando a un nuovo film: Jaws on the Thames.

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