Estratto dell'articolo di Flavia Provenzani per www.money.it
Un tribunale russo ha stabilito che Google debba alle emittenti televisive russe circa 20 decilioni di dollari per aver bloccato i loro contenuti. Un decilione indica un numero la cui unità è seguita da 66 zeri. L’importo della multa potrebbe aumentare ancora.
Per comprendere la portata della decisione occorre un po’ di prospettiva. Consideriamo che la Banca Mondiale stima il PIL aggregato di tutto il mondo ammonti a circa 100 trilioni di dollari, ovvero 100.000 miliardi. Pochi spiccioli rispetto alla multa prevista.
Per pagare, quindi, Google dovrebbe trovare più soldi di quanti ne esistano sulla faccia della Terra. A poco servirebbero gli 88 miliardi di dollari di fatturato comunicati nella recente e ultima trimestrale.
L’importo bizzarro, per così dire, è frutto di un calcolo in seguito a un caso giudiziario durato quattro anni, iniziato dopo che YouTube ha bandito il canale russo ultra-nazionalista Tsargrad nel 2020 in risposta alle sanzioni statunitensi imposte al suo amministratore. In seguito all’invasione illegale dell’Ucraina da parte di Putin nel 2022, altri sono stati aggiunti alla lista dei canali vietati.
[…] Non che ci siano molte possibilità di mandare Alphabet in bancarotta per questa questione. Google in Russia è inattivo dal 2022, quando il gigante di Internet si è ritirato dal Paese in seguito all’operazione militare speciale di Putin. La società, che operava sotto la denominazione di Google LLC, ha dichiarato bancarotta alla luce di un debito che ha raggiunto oltre 19 miliardi di rubli. All’epoca, Google aveva solo 3,5 miliardi di rubli di asset nel Paese.
Il mese scorso, il big del web ha iniziato a limitare la creazione di nuovi account verso chi vive in Russia e il mese precedente la società ha deciso di disattivare gli account AdSense nel Paese. La società aveva oltre 200 dipendenti in Russia - alcuni sono stati trasferiti, altri sono stati licenziati. La battaglia è ora in corso nei tribunali di tutto il mondo, e intanto Mosca cerca di sequestrare gli asset di Google, con scarso successo. […]