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    SE MI STALKERIZZI, TI SPARO (NEL CULO!) - UNA 31ENNE DI BARI FERISCE A COLPI DI PISTOLA SU UNA CHIAPPA L’EX CHE LA PERSEGUITA - LEI LO AVEVA GIA’ DENUNCIATO PER STALKING MA L’UOMO SI E’ RIPRESENTATO SOTTO CASA. ECCO COME E’ ANDATA A FINIRE


     
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    Azzurra N. Barbuto per Libero Quotidiano

    donna spara all'ex che la perseguita donna spara all'ex che la perseguita

     

    Fallisce lo Stato non solo ogni qualvolta un cittadino si fa giustizia da sé, realizzando

    in tal modo una sperequazione, ma anche allorché egli inizia a ritenere che non abbia

    altra scelta se non quella di proteggersi mediante violenza e coercizione nonché altri metodi illegittimi.

     

    Ecco perché non riusciamo a puntare il dito contro Concetta Mininni, trentunenne barese che lunedì sera, intorno alle ore 19:40,nel quartiere Libertà del capoluogo pugliese, ha sparato al suo ex compagno Leonardo Murgolo, 35 anni, ferendolo alla chiappa sinistra. E all’uomo è andata anche bene, «ha avuto culo» potremmo dire, dato che i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche hanno rinvenuto cinque bossoli sul luogo in cui è avvenuta la sparatoria.

     

    Murgolo, che ha chiamato in lacrime il 112 dicendo che la sua ex gli aveva inflitto una pallottolata al sedere, non è proprio uno stinco di santo né tanto meno il fidanzato ideale, quello che ogni fanciulla vorrebbe al proprio fianco. Risulta infatti che sul soggetto, denunciato per stalking e atti persecutori da Concetta, gravasse il divieto di avvicinamento alla giovane. Interdizione che, tuttavia, non ha scoraggiato il trentacinquenne dal recarsi nei pressi dell’abitazione di Mininni, la quale, in preda ai sentimenti di angoscia e di terrore che provano tutte le donne vessate da maschi che non si rassegnano al fatto di averle perse e che diventano ossessivi e minacciosi, non ci ha visto più e, temendo probabilmente che fosse in gioco la propria incolumità, ha deciso di armarsi e - all’occorrenza - premere il grilletto, ubbidendo alla locuzione latina mors tua vita mea, ossia “morte tua vita mia”.

    carabinieri carabinieri

     

    IMPARARE LA LEZIONE Non è questo un invito ad applicare la legge della giungla, anche perché esistono forze di polizia, nome e tribunali che hanno reso il principio animalesco “occhio per occhio, dente per dente” quantomeno desueto, ma non possiamo esimerci dal constatare chela solitudine e la disperazione che sperimentano coloro che vengono oppresse e tormentate da ex morosi possono condurre a gesti estremi quando le vittime di stalking non si sentono abbastanza tutelate. Ecco che in queste situazioni può accadere o che la signora venga assassinata, e la cronaca nera e color sangue ci racconta troppo spesso fatti simili, o - più sporadicamente - che a lasciarci le penne sia il persecutore, che si trasforma da carnefice in vittima neanche tanto convincente.

     

    donna spara su una chiappa all'ex che la perseguita donna spara su una chiappa all'ex che la perseguita

    Murgolo, il quale è stato trasportato subito al pronto soccorso del Policlinico di Bari, se la caverà con qualche punto sul sedere ed un cerotto e ci auguriamo che abbia appreso la lezione e non osi più avvicinarsi alla sua ex. Concetta, che si è costituita nella notte tra lunedì e martedì ed è stata condotta presso il carcere di Trani, invece, dovrà rispondere alle accuse di lesioni personali aggravate e detenzione illegale di munizioni ed armi, dato che la pistola calibro 9 dalla quale sono partiti i proiettili diretti contro Murgolo era detenuta abusivamente.

     

    LASCIATECI LIBERE Quindi, cara Concetta, non ti applaudiamo e non ci congratuliamo con te, peraltro hai una pessima mira, fattelo dire, eppure possiamo affermare, a dispetto di tutto e tutti, che non abbiamo il diritto di giudicarti. E non lo faremo. Il tuo è stato un gesto violento e per questo inammissibile, ma anche d’impeto, di rabbia. Di dolore. Gli uomini che affliggono le donne che li mollano lo fanno per non lasciarle libere. Le ragazze che si ribellano a queste angherie, invece, lo fanno per essere libere. Per non ritrovarsi il passato sempre lì, sotto casa,a spiarci,a seguirci,ad impedirci di vivere, di sorridere, di essere felici, di innamorarci, diamare e diessereamate, senza quella continua e fottutissima paura, quel fiato sul collo che ci toglie il respiro. Vogliamo lasciare ed essere lasciate andare.

     

    Senza ritrovarcil’ex davanti al portone, senza essere arrostite per strada, senza finire al pronto soccorso né all’obitorio. L’unica recriminazione che mi sento autorizzata a muovere nei confronti di Concetta riguarda la scelta dell’arma, che ha costituito un eccesso dilegittima difesa, così potremmo dire. Qualche ginocchiata ben piazzata sulle palle sarebbe stata preferibile. Non dobbiamo farci giustizia da sole. Ma certo è che ci tocca difenderci. Eccome.

    carabinieri carabinieri

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