Emanuele Rossi per www.formiche.net
Due diplomatici tedeschi sono stati espulsi da Mosca per decisione diretta del Cremlino in un tit-for-tat che ha uno sfondo spionistico da romanzo. L’espulsione di due uomini dell’ambasciata tedesca in Russia secondo Berlino è “segnale sbagliato e ingiustificato”, ma per i russi è una misura simmetrica necessaria. Tutto perché la scorsa settimana due persone collegate alla sede diplomatica russa in Germania erano state espulse dal governo tedesco perché il Cremlino si rifiutava di collaborare su un caso di omicidio di un ex ribelle ceceno.
vladimir putin angela merkel
Raccontare la vicenda spiega molti risvolti. Ad agosto il georgiano Zelimkhan Khangoshvili, un ex comandante anti-russo in Cecenia, è stato ammazzato da un sicario in un parco di Berlino. Un uomo gli si è avvicinato in bicicletta e l’ha freddato con due colpi di pistola. Un lavoro da professionista. Secondo Bellingcat, un sito investigativo che segue con minuziosa attenzione i dossier russi, l’assassino sarebbe Vadim Krasikov, già arrestato nel 2014 in Russia con l’accusa di aver ucciso un businessman a Mosca con la stessa modalità.
Era il 2013. Il bike-killer era l’unico sospettato, ma nonostante questo il suo caso è stato rapidamente derubricato. Lui si spostava in Asia Centrale come in Crimea nonostante avesse un mandato di cattura. Bellingcat ha trovato che l’ordine di arresto contro di lui era stato ritirato quasi subito e negli anni successivi il suo caso era diventato praticamente inesistente. Addirittura sembra che non esista più nemmeno la sua patente (e a dispetto del suo marchio di fabbrica ciclistico, un tempo ce l’aveva e aveva anche una macchina intestata).
Krasikov è sparito, e gli investigatori tedeschi dicono allo Spiegel che è il governo russo a proteggerlo. Un sicario misterioso, come quelli dei film, che il Cremlino tiene sotto copertura. Si potrebbe dire “estrema copertura”, ma siamo nell’epoca dell’informazioni ed è difficile nascondere tutto, tant’è che i bravissimi investigatori di Bellingcat hanno raccolto informazioni molto utili. Poi ci sono quelle non diffuse che ha in mano l’intelligence. E non solo quella tedesca. I due russi allontanati da Berlino la scorsa settimana erano agenti del Gru, i servizi segreti militari russi, e sono stati messi fuori dalla Germania non per un’azione di rappresaglia (quello che ha fatto la Russia oggi), ma perché Mosca si rifiuta di fornire informazioni sul conto di Krasikov. E allora sono stati espulsi due agenti sotto copertura, evidentemente tracciati e individuati da tempo, messi in una lista speciale pronta all’uso.
putin e merkel
Nei giorni scorsi anche il francese Monde si era occupato di qualcosa di simile. Aveva pubblicato i nomi di quindici agenti di una sezione speciale del Gru, l’Unità 29155, che si occupano di portare avanti attività di guerra ibrida in Europa (per approfondire quello che la Russia sta facendo, oggi Formiche.net ha pubblicato un’intervista a Nona Mikhelidze, che fa ricerca su questi argomenti per l’Istituto Affari Internazionali). Si tratta di assassini politici come quello di Khangoshvili o come il tentato omicidio a Salisbury della ex spia Sergei Skripal, a cui altri due sicari del Gru hanno cercato di somministrare una dose letale di Novichok (un componente nervino) nel marzo del 2018. Questa squadra (che non è l’unica) opera dalle Alpi, e secondo le ricostruzioni arrivate sui media si sarebbe stabilita a Chamonix per lungo tempo. Sarebbero gli stessi che hanno progettato il fallito golpe in Montenegro tre anni fa (quando il paese balcanico entrò nella Nato).
La polizia olandese ne aveva beccati altri quattro (con l’aiuto dell’intelligence americana, francese e svizzera) mentre stavano cercando di sottrarre dati dall’Opcw, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, che stava indagando sul Novichok usato contro Skripal e sua figlia. Erano in macchina nel parcheggio della sede centrale dell’organizzazione, all’Aia con in mano sofisticati strumenti informatici. Altri avevano cercato di hackerare i laboratori svizzeri dove l’Opcw aveva mandato ad analizzare i campioni rinvenuti a Salisbury. L’Europa sembra infestata da squadre di destabilizzazione russe (secondo un articolo del New York Times di ottobre ce n’è almeno un’altra, nota sotto la sigla 26165), che però il controspionaggio alleato intercetta e insegue.
rusian boshirov e alexander petrov sergei skripal con la figlia yulia