1. CITTÀ DEI RICCHI D' ITALIA IL COMUNE DI BOCELLI BATTE TUTTI
Roberto Petrini per ''la Repubblica''
lajatico
È Lajatico, comune della Valdera, a una quarantina di chilometri da Pisa, il comune più " ricco" d' Italia. In base ai dati delle dichiarazioni Irpef del 2017 (sui redditi conseguiti nel 2016 ) pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del Tesoro nei giorni scorsi, e rielaborati dal centro studi Twig, il piccolo e affascinante centro Toscano, patria e residenza del celebre tenore Andrea Bocelli, è riuscito a strappare il primo posto al " berlusconiano" Basiglio, centro vicino a Milano, noto per le realizzazioni edilizie del Cavaliere, e fino ad oggi in testa alla classifica.
Lajatico ha recuperato in un anno ben 26 posizioni raggiungendo un reddito imponibile pro capite pari a 45.393 euro, risultato sul quale è probabile che abbiano pesato le sorti finanziarie del suo illustre contribuente. Si appanna, anche se rimane a quota 43.134 euro di reddito imponibile dichiarato al fisco nel 2017 la stella di Basiglio che tuttavia resta sempre a livelli più che doppi rispetto alla media nazionale di imponibile pro capite che - ricordiamolo - è di 19.500 euro.
Per il resto la classifica di Twig, società guidata da Aldo Cristadoro, registra nella "top ten" dei centri più opulenti, piccole cittadine del Nord, soprattutto in provincia di Milano e Torino. Cusago, nella campagna milanese ( 38.373 euro); Torre d' Isola nei pressi di Pavia immersa nel Parco del Ticino (33.322 euro pro capite); Pino torinese, sulla collina, detta la Berverly Hills d' Italia ( 33.025 euro pro capite). New entry San Pietro Val Lemina, 1.500 abitanti nei pressi di Pinerolo che balza dal 91 al sesto posto.
bocelli teatro del silenzio a lajatico
Anche in questo caso, come conferma la sindaca Anna Balangero, la zona attrae residenti facoltosi e il reddito medio cresce: da qualche tempo si moltiplicano le ristrutturazioni di casali e cascine e nuovi residenti, imprenditori e professionisti, spingono verso l' alto il reddito medio. Se si guarda alla classifica dei capoluoghi, i tre importanti centri lombardi sono ben saldi sul podio: Milano ( 30.737 euro), Monza ( reddito imponibile pro capite 27.662) e Bergamo (27.483).
La sfida tra Milano e Roma, privilegia ancora una volta il capoluogo lombardo, perché la Capitale resta inchiodata a 24.803 euro. Quanto alle Regioni: la Lombardia si colloca al " top" (23.066 euro) e il fanalino di coda è la Calabria (14.270 euro). Nel zone di testa della classifica da segnalare che l' Emilia Romagna scavalca il Lazio al secondo posto e lo lascia in terza posizione. In coda va bene la Puglia che ruba alla Basilicata il diciottesimo posto. Complessivamente, per tornare all' Italia dei campanili, sono i Municipi più piccoli i più poveri.
Tranne che per la cima della classifica dove ci sono micro- Comuni che assumono la caratteristica di ricche zone residenziali o centri dove la presenza di un contribuente illustre è in grado di spostare l' ago della bilancia, sotto i 5.000 abitanti non si va oltre un reddito imponibile pro capite di 17.083 euro. Per portare il reddito medio pro capite sopra i 24.213 euro bisogna guardare ai centri con oltre 250 mila abitanti.
bocelli teatro del silenzio a lajatico
Infine le differenze di genere che quest' anno debuttano nella consueta analisi del ministero del Tesoro e che Twig ha rielaborato.
La realtà è che più sale il reddito più diminuisce la presenza di donne. Ad esempio, in una posizione dirigenziale, come quella che dà diritto ad un imponibile tra i 100 e i 120 mila euro annui, c' è il 78 per cento degli uomini e il 22 per cento delle donne.
2. "I SOLDI SONO POCHI MA GRAZIE A LUI IL PIL È CRESCIUTO"
Ernesto Ferrara per ''la Repubblica''
Noi il Comune più ricco d' Italia?
lajatico
Veramente qui di soldi ne abbiamo un pò pochini, li ha tutti lui» scuote la testa Daniele mentre serve il caffè nel suo bar sulla centralissima piazza Vittorio Veneto. Nazario che sfoglia il giornale conferma: «Macchè ricchi è come la storia dei polli, c' è chi ne mangia 4 e chi nulla, però poi la media fa 2». In effetti qui a Lajatico uno vale molti, dal punto di vista del fisco. L' imponibile pro capite dichiarato al fisco fa volare il Comune in cima alla classifica italiana con 45.393 euro.
Ma va detto che in questo borgo dell' alta Valdera, dove il paesaggio della provincia di Pisa comincia ad assomigliare a quello della val d' Orcia, il residente più illustre è il tenore Andrea Bocelli, che abita nella sua tenuta nella frazione "La Sterza" e su una collina persa tra campi di grano e cipressi 13 anni fa ha fondato il celebre teatro del silenzio, con il suo colpo d' occhio mozzafiato, gli artisti di fama mondiale, le 12 mila presenze per una sera e quell' assalto ai biglietti che comincia un anno prima.
lajatico
Grazie al richiamo internazionale di quell' evento Lajatico sta scoprendo il turismo: le presenze sono passate da 7 mila a 25 mila l' anno nel giro di un decennio, dal 2009 sono aperti 6 ristoranti e qualche negozio di artigianato, magnati americani, canadesi e tedeschi ora comprano i poderi e i casali, li ristrutturano per venirci a vivere e fanno lavorare le aziende edili del posto.
«Con la cultura non si mangia ma qui un antipasto ce lo facciamo», si vanta Alessio Bartalini, vulcanico architetto e direttore artistico del teatro di Bocelli. «Ad Andrea qui vogliamo bene, è uno di noi. Viene a cavallo in paese, si ferma a chiacchierare con Sergione il falegname, suona l' organo in chiesa la domenica. Dal teatro del silenzio ci arrivano ogni anno 150 mila euro che usiamo per verde, scuole, buche. Oltre al turismo. Diciamo che al suo genio dobbiamo molto del nostro Pil» annota il sindaco Alessio Barbafieri, agronomo.
E però un fondo di verità c' è nelle battute di Daniele e Nazario al bar, altrimenti non si spiegherebbe come mai da Lajatico la popolazione fugge: erano 1370 nel 2008, sono 1301 oggi, l' anno scorso 2 nascite e 22 decessi.
lola astanova bocelli
«L' agricoltura non attrae i giovani e lo spopolamento domina, ci sono campi che si stanno convertendo all' attività faunistico venatoria: organizzano battute di caccia alla lepre a pagamento. Ci sono degli agriturismi, è vero, ma le infrastrutture sono carenti, basta vedere com' è ridotta la provinciale 439 che porta in paese.
Le entrate da trasferimenti statali calano ogni anno, i campi agricoli non ci fruttano nulla» si arrabbia il sindaco, Pd. Lui guadagna 900 euro al mese, i suoi due assessori 500 l' anno: «Qui il Pd ha tenuto abbastanza ma come tutti i piccoli Comuni siamo dimenticati dalla politica. Di spese di missione 284 euro l' anno nel 2016, ma i revisori dei conti ci hanno imposto di tagliare: ora possiamo spendere 143 euro. S' è fatta una scuola nuova, quello sì. Ma mi piacerebbe fare qualcosa per gli anziani e non ho i soldi per il campo sportivo» allarga le braccia Barbafieri.
Quando si dice che non è tutto oro quel che luccica. «Fermi tutti però: io qui ho aperto un ristorante, ci credo» si oppone al pessimismo Barbara della trattoria "Da Nello".
Sarà vero che la ricchezza è di uno solo o quasi, ma Lajatico non è nemmeno un paese per poveri: «Qui il reddito di inclusione lo hanno chiesto in 4», racconta il sindaco. E poi c' è quell' orgoglio che viene dalla storia: non sembra vero ma dal 1884 il paese ha una banca sua, la "Popolare di Lajatico", un teatro comunale, una villa medicea con opere di Botticelli, una compagnia caritatevole che risale al 1500.
tim cook e andrea bocelli
Come diceva il filosofo Gillo Dorfles, che qui ha vissuto ed ha voluto essere seppellito, è «terra che sotto brucia». Ai lajatichini piace pensare che la ricchezza statistica di oggi forse non racconti la verità, ma oltre a Bocelli abbia altre nobili origini.