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    “LE AVANCES HOT IN PUBBLICO ERANO SOLO UNA PROVOCAZIONE” – LA CASSAZIONE SI PRONUNCIA SUL CASO DELLA DONNA ARRESTATA A CASSINO IN UNA OPERAZIONE ANTISPACCIO CHE HA OFFERTO UN RAPPORTO SESSUALE A UN POLIZIOTTO PER EVITARE L’ARRESTO – UN’OFFERTA DI PRESTAZIONI SESSUALI IN PUBBLICO NON È SOSTANZIALMENTE CREDIBILE E L’AGENTE IN QUESTIONE NON È SEMBRATO TURBATO PSICOLOGICAMENTE DALL’ACCADUTO QUANDO…


     
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    Da roma.repubblica.it

     

    DONNA OFFRE RAPPORTO SESSUALE A UN AGENTE DONNA OFFRE RAPPORTO SESSUALE A UN AGENTE

    L’estremo tentativo di non finire in manette non può essere punito. A dirlo ora è la Cassazione. Gli Ermellini hanno infatti assolto una donna che, nei concitatissimi frangenti dell’arresto, aveva offerto a un poliziotto una prestazione sessuale in cambio della libertà.

     

     

    Proprio così. Il caso da cui è partito il processo arrivato fino all’ultimo grado di giudizio, come riporta il Tempo, è accaduto a Cassino durante un controllo delle forze dell’ordine. Da una parte l’agente deciso a chiudere al più presto l’operazione antispaccio, dall’altra una donna appena arrestata. Ma decisa a uscire immediatamente dai guai, anche a costo di offrire un rapporto sessuale all’agente.

     

    alt della polizia 4 alt della polizia 4

    Davanti al “no” del poliziotto, è scassata l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e istigazione alla corruzione. La seconda accusa è caduta, prima in appello e poi davanti alla Corte di Cassazione: un’offerta di prestazioni sessuali in pubblico non è sostanzialmente credibile e l’agente in questione non è sembrato turbato psicologicamente dall’accaduto quando è stato chiamato a testimoniare in aula.

     

    Insomma, per gli Ermellini quella della donna arrestata (e condannata a 6 mesi solo per resistenza a pubblico ufficiale) era solo una provocazione.

     

     

     

     

     

     

     

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