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tornado
La società di produzione con sede a Melbourne Woolshed Company ha ammesso di aver ingannato centinaia di milioni di persone con dei finti video diventati virali. Tra questi famosissimi filmati, forse ricorderete quello della donna che per poco non viene colpita da un fulmine a Tamarama, quello dell’uomo che si avvicina pericolosamente a un tornado a Outback. O forse quello di un ragazzo che si butta in mare e incontra un gigantesco squalo bianco?
squalo
Il co-fondatore della società Dave Christison ha ammesso che gli otto video distribuiti furono realizzati come un ‘esperimento sociale’, negando in tal modo di aver violato alcun principio etico.
“Nessuno di questi video è stato creato con maliziosità per fregare la gente. È stato un esperimento di creare video brevi di intrattenimento che poteva toccare un pubblico globale”. Una cosa è certa: ha funzionato. Il video ha attratto 205 milioni di curiosi ed è stato ripreso dalle piattaforme di webnews in oltre 180 paesi in giro per il mondo.
sydneys tamarama
A parte il ritorno delle pubblicità su YouTube, Christison sostiene che i costi di produzione delle clip di hanno superato di gran lunga i profitti. Nella realizzazione sono state utilizzate sofisticate tecniche di produzione, da alcuni fotomontaggi come nel caso del leone che si prende la sua vendetta e l’orso che insegue la ragazzo sullo snowboard, fino a complesse animazioni CGI, come nel caso del tornado.
