Fabio Di Todaro per “La Stampa”
VLADIMIR PUTIN COL VACCINO SPUTNIK
Il convitato di pietra della «scalata» ai vaccini dell'Unione Europea ha un nome e un Paese di riferimento: Sputnik e la Russia. Per ragioni politiche, prima che scientifiche, in pochi menzionano il vaccino sviluppato dall'Istituto di Ricerca Gamaleya di Mosca. Ma parlando ai deputati della commissione salute, la direttrice dell'Agenzia del Farmaco Emer Cooke ha ribadito che l'Europa è ormai pronta a ispezionare i siti di produzione del vaccino anti Covid-19 annunciato da Vladimir Putin lo scorso 11 agosto e ormai utilizzato in oltre 50 Stati nel mondo.
draghi merkel
A fare da apripista, nel Vecchio Continente, al momento sono stati soltanto l'Ungheria, la Slovacchia e San Marino. Nel frattempo, la comunità scientifica rimane divisa. Aldilà dell'efficacia, rimangono i dubbi legati alla capacità produttiva della Russia. Potrebbe essere sufficiente al punto da permettere all'Europa di imprimere un'accelerata decisa alla campagna vaccinale?
mario draghi angela merkel
Dopo settimane di schermaglie verbali sulle autorizzazioni, da Bruxelles sembra esserci un'apertura. E anche i singoli Stati, nell'ultima settimana sia Angela Merkel sia Mario Draghi, stanno guardando al farmaco che proviene dall'Est. La frase del premier «Se non lo fa l'Europa, si procederà in un altro modo», con riferimento alla vicenda Sputnik - sembra aver incassato un sostegno bipartisan.
sputnik
Da qui anche l'interesse mostrato nei confronti dell'iniziativa dello Spallanzani, pronto a stringere un'intesa con i colleghi dell'istituto Gamaleya (che lo ha sviluppato) per avviare una sperimentazione clinica in Italia.
sputnik V
L'efficacia di Sputnik è stata documentata in uno studio pubblicato sulla rivista «The Lancet» il 2 febbraio. Il lavoro ha riassunto le conclusioni di una sperimentazione di fase 3 condotta su oltre ventimila individui. Il vaccino russo è risultato efficace nel prevenire lo sviluppo della malattia nel 91% dei casi. Un dato simile a quello registrato dai farmaci messi a punto da Pfizer-Biontech e Moderna: i primi a essere utilizzati anche in Italia.
vaccino sputnik
Rispetto ai due vaccini a mRna, Sputnik V usa però un approccio differente: la tecnologia a vettore virale, la stessa impiegata nei farmaci sviluppata da AstraZeneca e Johnson&Johnson. L'obbiettivo è comunque sempre il medesimo: far produrre al sistema immunitario gli anticorpi diretti contro la proteina spike di Sars-Cov-2.
ursula von der leyen e vladimir putin
Ma più che all'efficacia, i dubbi su Sputnik appaiono però legati alla sicurezza e alla capacità produttiva della Russia. Perché, a fronte di un farmaco potenzialmente così valido, la Russia non ha ancora presentato un dossier completo all'Agenzia Europea del Farmaco?
il vaccino russo
È questa la domanda principale che, legittimamente, aleggia tra gli scettici. Molti dei quali sono convinti che i Paesi che ne hanno approvato l'uso ricorrono a standard molto meno stringenti per valutare la sicurezza dei nuovi principi attivi.
vladimir putin 2
Quanto ai numeri, quelli della campagna vaccinale russa sono molto vaghi. Sembra che a essere state vaccinate siano all'incirca 4 milioni di persone: su un totale di 144 milioni di abitanti. Se questi numeri fossero veri, come potrebbe la Russia aiutare un'Europa in difficoltà a dare impulso alla sua campagna vaccinale? Aprile sembra essere il mese giusto per provare a risolvere questo rebus.
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