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    PER PERDERE PESO NON C'È BISOGNO DI UNA BUONA DIETA, MA DI UN BUONA DORMITA – UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI CHICAGO RIVELA CHE PER PERDERE PESO È SUFFICIENTE DORMIRE DI PIÙ E MEGLIO - L’ANALISI È STATA EFFETTUATA SU UN GRUPPO DI PERSONE IN SOVRAPPESO, CHE DORMIVANO SEI ORE E MEZZO A NOTTE: COSTRINGENDOLI A RIPOSARE ALMENO OTTO ORE, INGERIVANO FINO A 500 CALORIE IN MENO AL GIORNO – E SENZA ALCUN REGIME ALIMENTARE ALLA FINE SONO ARRIVATI A PERDERE FINO A…


     
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    Maria Rita Montebelli per "il Messaggero"

     

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    Combattere i chili di troppo è una delle preoccupazioni che più ci accomuna. Ma l'ostacolo principale sembra essere proprio nella nostra testa. È quel senso di fame così difficile da controllare, che alcuni giorni sembra non voler proprio dare tregua. Al punto che le cause della pandemia di obesità che ci circonda vanno ricercate secondo gli esperti in un consumo eccessivo di calorie, piuttosto che nella scarsa propensione all'attività fisica. Ma come controllare la fame? Uno studio dell'Università di Chicago, appena pubblicato sul Journal of the American Medical Association Internal Medicine, suggerisce di farlo dormendo. O meglio, dormendo un po' più del solito. E meglio.

     

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    LA BILANCIA «Nel corso degli ultimi anni spiega il primo autore dello studio, la professoressa Esra Tasali, Direttore del Centro del sonno, dell'Università di Chicago il nostro e altri gruppi di ricerca hanno dimostrato che dormire poco ha delle ricadute sulla regolazione dell'appetito, che portano a mangiare di più. Questo nel tempo, espone al rischio di ingrassare. Alla luce di queste evidenze, abbiamo cominciato a chiederci: ma se la perdita di sonno ha questo effetto, aumentare le ore di sonno potrebbe portare a correggere questo problema? E riconciliarsi con le bilancia?». Per verificare questa ipotesi, i ricercatori americani hanno arruolato 80 giovani adulti in sovrappeso che dormivano abitualmente meno di 6 ore e mezzo per notte.

     

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    Dopo averli sottoposti a degli incontri sull'igiene del sonno, sono riusciti a farli dormire in media un'ora e un quarto in più per notte. L'obiettivo finale era di estendere il riposo notturno fino a 8 ore e mezzo. Il risultato di questo trattamento non si è fatto attendere: i dormiglioni, rispetto a loro coetanei, che continuavano a riposare meno di 6 ore e mezzo per notte, durante la giornata ingerivano in media 270 calorie meno degli altri. Qualcuno addirittura è arrivato a tagliare 500 calorie. Può sembrare una piccola cosa, ma, se mantenuta con costanza nell'arco di tre anni, permetterebbe di perdere 12 chili, senza fare una vera e propria dieta.

     

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    Ma solo dormendo di più. In questo studio i ricercatori americani sono intervenuti solo sulla durata del sonno, lasciando i partecipanti liberi di mangiare quello che volevano, senza costringerli a tenere diari alimentari o traccia di quanto assumevano, né tanto meno a sottoporsi a sessioni di attività fisica. I partecipanti erano monitorati attraverso strumenti che avevano addosso. Per verificare in maniera oggettiva la quantità di calorie assunte nell'arco del giorno, veniva fatta loro bere dell'acqua con doppio marcatore (contenente isotopi stabili dell'idrogeno e dell'ossigeno), oggi considerato il metodo migliore per valutare la spesa energetica quotidiana in condizioni di vita reale.

     

    DORMIRE DORMIRE

    L'ELETTRONICA Alla fine, gli autori stessi sono rimasti sorpresi dalla semplicità dell'intervento effettuato e dalla sua efficacia. «Già dopo la prima seduta sul sonno ricorda la professoressa Tasali - i partecipanti allo studio sono riusciti ad aumentare la durata del riposo notturno. Ci siamo limitati a sottoporli a training personalizzati di sana igiene del sonno, discutendo con loro quali modifiche apportare all'ambiente dove dormivano e cosa fare per aumentare la durata del riposo. L'intervento più importante è consistito nel limitare l'uso di apparecchi elettronici come tablet, tv o smartphone prima di andare a letto. Il prossimo passo, annunciato dalla professoressa, consisterà nel comprendere i meccanismi alla base di questi risultati.

     

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    LA STRATEGIA «Siamo convinti continua la ricercatrice che questo studio ne genererà molti altri, focalizzati alla perdita di peso, per confermare se, aumentare le ore di sonno, possa rappresentare una strategia da inserire nei programmi per il dimagrimento e di contrasto all'obesità. Nei lavori che abbiamo condotto in passato avevamo capito che il sonno gioca un ruolo molto importante nella regolazione dell'appetito. Con questa ricerca abbiamo dimostrato che, in condizioni di vita reale, senza apportare altre modifiche allo stile di vita, è possibile consumare meno calorie, aumentando le ore di riposo notturno». Una strategia davvero semplice e decisamente alla portata di tutti.

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