TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A…
1 - VON DER LEYEN FIRMA L’INTESA UE-MERCOSUR “PREZZI MIGLIORI”
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
JAvier Milei - Luis Alberto Lacalle Pou - URsula Von der Leyen - Lula - Santiago Pena
L’accordo tra Ue e Mercosur, ossia il mercato unico sudamericano, divide l’Unione europea. Con Francia, Italia e Polonia in prima fila nel bocciare l’intesa con i quattro paesi dell’America latina. Ieri infatti la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha firmato in Uruguay il memorandum che chiude un negoziato lungo quasi venticinque anni.
Si tratta in sostanza della creazione di una nuova e gigantesca area di libero scambio commerciale in cui si eliminano buona parte dei dazi che caratterizza l’import-export tra i due Continenti. Per avere un’idea, lo scorso anno le aziende Ue (secondo partner commerciale di quella zona, il primo è la Cina) hanno esportato in Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Venezuela beni per oltre 50 miliardi di euro.
URSULA VON DER LEYEN - URUGUAY
L’accordo prevede di eliminare i dazi su almeno il 91 per cento delle esportazioni europee e sul 92 per cento delle importazioni. Ma il principale oggetto del contendere riguarda l’agricoltura e l’allevamento di bestiame. Perché? Perché agricoltori e allevatori accusano i “colleghi” sudamericani di non rispettare i livelli di qualità, le regole sanitarie, ambientali e sociali — ad esempio in relazione all’uso di pesticidi e alle retribuzioni — distorcendo così la concorrenza e contando su un dumping complessivo.
Parigi, Roma e Varsavia si sono schierate contro l’accordo criticando aspramente von der Leyen mentre Germania, Spagna e Svezia lo considerano una «occasione unica». […] La presidente della Commissione ha cercato di rassicurare proprio gli agricoltori sottolineando le «solide salvaguardie» introdotte in loro difesa. È chiaro che le attenzioni dei produttori “nostrani” si concentrano su beni come vino, formaggio (tra cui il parmigiano), carne e cereali. […]
JAvier Milei - Luis Alberto Lacalle Pou - URsula Von der Leyen - Lula - Santiago Pena
Palazzo Berlaymont ha però voluto puntualizzare che nel protocollo non si mettono in discussione gli standard sanitari e nemmeno quelli ambientali: anzi si rispetta anche l’accordo di Parigi sul clima. Resta il fatto che le opposizioni sono notevoli. E sebbene la competenza a negoziare sia esclusiva della Commissione, i prossimi passaggi potrebbero mettere in discussione tutto il pacchetto. Che dovrà come minimo ricevere l’approvazione del Consiglio europeo e del Parlamento europeo.
Anzi, in base al quadro giuridico scelto da von der Leyen (che ancora non ha dato un’indicazione), persino i Parlamenti nazionali potrebbero essere interessati. Se a Francia, Italia e Polonia si dovesse aggiungere un altro stato membro — il Belgio in passato aveva dichiarato molti dubbi — non ci sarebbe la maggioranza qualificata per dare il via libera in Consiglio […]
2 - MERCOSUR, L'EUROPA FIRMA SORPRESA DI MATTARELLA PER IL NO ITALIANO ALL'INTESA
Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo e Marco Bresolin per “la Stampa”
Ignorando i richiami dell'ultim'ora di Emmanuel Macron e di Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen ha fatto ciò che aveva già deciso di fare: è andata a Montevideo e ha firmato la maxi-intesa commerciale tra l'Ue e i Paesi del Mercosur, chiusa dopo 25 anni di negoziati. "Era una necessità politica" ha esultato la presidente della Commissione accanto al presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, all'argentino Javier Milei, al paraguaiano Santiago Peña e all'uruguayano, Lacalle Pou.
[…] al Parlamento europeo […] la maggioranza necessaria per ratificare l'intesa è tutt'altro che scontata. I popolari sono favorevoli, mentre i socialisti restano cauti. Scettici i Conservatori, con i Verdi e la Sinistra già sul piede di guerra. Ma la partita sarà difficilissima anche in Consiglio: in questa sede la posizione del governo italiano sarà determinante per approvare o bloccare l'intesa, che è stata invece benedetta dal cancelliere tedesco Olaf Scholz e dal premier spagnolo Pedro Sanchez. […]
Ma c'è una storia nella storia, tutta italiana […] Metà luglio di quest'anno: Sergio Mattarella è a Brasilia, capitale politica del Paesi sudamericano, dove si intrattiene per oltre un'ora di colloquio con il presidente Lula, uno dei principali sponsor dell'intesa commerciale. Le dichiarazioni finali hanno molti punti in comune. Il presidente della Repubblica italiano definisce l'accordo «indispensabile e doveroso per tutti». Mattarella ragiona anche in una logica geopolitica […] considera la formalizzazione di queste relazioni con Mercosur un'opportunità […]
EMMANUEL MACRON E GIORGIA MELONI DURANTE LE OLIMPIADI DI PARIGI 2024
Queste posizioni, precise e circostanziate, prese in piena estate, non sono frutto di giudizi estemporanei ma arrivano dopo una piena interlocuzione con Palazzo Chigi. Quello che si può supporre è che Mattarella in quelle ore pensa di muoversi in sintonia con Giorgia Meloni. Dunque, è comprensibile che sia rimasto sorpreso qualche mese dopo, a metà novembre, quando è toccato alla premier volare in Brasile, a Rio de Janeiro, per il G20, dove di fatto è maturato l'asse con Macron contro il Mercosur. Lo stupore del Quirinale filtra da osservazioni […] riservatamente fatte dai consiglieri del Capo dello Stato […]
3- UN MERCATO DA OLTRE 50 MILIARDI CHE CONSENTE DI FRENARE I DAZI
Estratto dell’articolo di Ma. Bre. Per “la Stampa”
1 - In cosa consiste l'intesa tra l'Ue e i Paesi del Mercosur?
L'accordo siglato ieri tra la Commissione e i Paesi dell'area (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay) sancisce una partnership politica, ma soprattutto economico-commerciale che porterà alla nascita di una delle aree di libero scambio più vaste al mondo - con un mercato di circa 700 milioni di cittadini - attraverso la riduzione o l'azzeramento di dazi per una lunga serie di beni e servizi, oltre che la rimozione di barriere agli investimenti.
2 - Quali sono i vantaggi per l'Europa?
Ogni anno, l'Ue esporta in quell'area – che rappresenta un mercato di 273 milioni di persone – circa 56 miliardi di euro di beni (l'import di beni vale invece 53,7 miliardi), oltre a 28 miliardi in servizi (l'import ne vale 12,3). A oggi sono in vigore dazi molto alti, per esempio per l'export di molti prodotti nei settore dell'automotive, tessile, cioccolato, alcolici e vino.
Sono circa 60 mila le imprese europee che esportano nell'area del Mercosur, tra cui 30 mila piccole e medie imprese. Secondo la Commissione, il taglio dei dazi sui prodotti esportati porterà a un risparmio di 4 miliardi di euro e le procedure doganali saranno più semplici. L'intesa prevede inoltre di garantire alle imprese Ue un accesso paritario agli appalti nei Paesi del Mercosur e garantirà all'Europa una corsia preferenziale per l'approvvigionamento di materie prime critiche.
3 - Che impatto avrà sull'economia italiana?
L'Italia ha un surplus commerciale con il Mercosur di 1,2 miliardi: l'export vale 7,2 miliardi di euro, l'import 6 miliardi. Sono circa ottomila le imprese italiane che oggi esportano nell'area per un totale di circa un milione di posti di lavoro.
4 - E allora perché molti settori contestano l'accordo?
Perché ovviamente anche i Paesi del Mercosur potranno vendere più facilmente e con meno dazi i loro prodotti in Europa. I settori più in allarme sono quelli dell'agroalimentare che temono un'invasione di prodotti sudamericani a basso costo e con standard inferiori.
5 - Quali misure sono state introdotte per tutelare i produttori europei nel settore agroalimentare?
Sono state stabilite quote per determinati prodotti, tra cui carne, zucchero e miele, oltre a misure di salvaguardia da far scattare in caso di distorsioni del mercato. Qualche esempio. Per quanto riguarda la carne bovina che entrerà nel mercato Ue, ci sarà un tetto massimo di 99 mila tonnellate (con dazio al 7,5%). Per il pollame la quota a dazio zero sarà di 180 mila tonnellate (pari all'1,4% del consumo Ue, mentre l'Ue esporta 2,2 milioni di tonnellate). […] non saranno ammesse […] le imitazioni di prodotti come il Parmigiano, il Prosecco o il Prosciutto di Parma.
6 - È vero che i prodotti importati dovranno sottostare a standard meno rigidi?
Secondo la Commissione, tutti gli alimenti importati dovranno rispettare gli standard sanitari e fitosanitari stabiliti dall'Ue e ci sarà un "solido sistema di controlli". […]
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