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    GROSSE KOALITION IN GROSSI GUAI – IL RIFIUTO DELLA SPD DI VOTARE A FAVORE DI URSULA VON DER LEYEN È L’ENNESIMO BOOMERANG DEI SOCIALDEMOCRATICI TEDESCHI, CHE SI SONO IMPICCATI AL PRINCIPIO DELLO “SPITZENKANDIDATEN”, NONOSTANTE LE APERTURE DELLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE A SALARIO MINIMO E AMBIENTE – LA DELFINA DELLA MERKEL KRAMP-KARRENBAUER NUOVO MINISTRO DELLA DIFESA – VIDEO


     
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    ANNEGRET KRAMP-KARRENBAUER ANNEGRET KRAMP-KARRENBAUER

    1 – GERMANIA: KRAMP-KARRENBAUER SARÀ MINISTRO DELLA DIFESA

    (ANSA) – La leader della Cdu tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer prenderà il posto di Ursula von der Leyen come ministro della Difesa nel governo tedesco. Lo rendono noto diversi media tedeschi.

     

    Nei giorni scorsi, quando Ursula von der Leyen era stata indicata come presidente della Commissione europea, Kramp-Karrenbauer aveva fatto sapere di non essere interessata ad avere un ruolo di governo, preferendo, invece, dedicarsi soltanto alla guida del partito.

     

    2 – IL NO OSTINATO DELL' SPD, A BERLINO VENTI DI CRISI

    Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

     

    URSULA VON DER LEYEN ELETTA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA 1 URSULA VON DER LEYEN ELETTA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA 1

    Tristi, solitari y final. Quella che per per la Spd doveva essere una fiera e ostinata trincea - il rifiuto di votare a favore di Ursula von der Leyen - si è trasformata ieri nell' ennesimo baratro in cui un partito in totale confusione si è buttato di testa. Rischiando di aprire a Berlino una crisi pesantissima nel governo. Siccome non era una Spitzenkandidatin, i sedici parlamentari della Spd neoeletti a Strasburgo avevano annunciato il loro "no" a VDL da giorni.

    SCHAUBLE SCHAUBLE

     

    Incuranti dei segnali di burrasca che si moltiplicavano ora dopo ora proprio nei banchi accanto ai loro. E delle minacce di staccare la spina alla Grande coalizione arrivate dal capo della Csu Soeder e da qualche esponente di spicco della Cdu come Wolfgang Schaeuble.

     

    thorsten schaefer gumpel 1 thorsten schaefer gumpel 1

    Ieri sera la faccia color cenere di uno dei tre commissari straordinari della Spd, Thorsten Schaefer-Gumpel, la diceva lunga sull' umore nel resto del partito. «Le auguro tanta fortuna», ha dichiarato pochi secondi dopo il voto, aggiungendo quasi in un sussurro, «ma dobbiamo sostenere il principio degli Spitzenkandidaten ».

     

    jens geier jens geier

    Un principio al quale la Spd tedesca si è impiccata con tutto il peso, mentre uno dopo l' altro i cugini 'rossi' si smarcavano, guardando piuttosto ai contenuti delle proposte di VDL. Dai socialisti spagnoli a quelli portoghesi al Pd italiano, tutti d' accordo, dopo la lettera al gruppo dei Socialisti europei e il suo appassionato discorso programmatico, a non esporla al rischio di essere votata da populisti, nazionalisti e oppositori vari.

     

    FRANS TIMMERMANS FRANS TIMMERMANS

    E invece. «Noi 16 manterremo la promessa» di non votare per von der Leyen, ha ribadito ieri il capogruppo della Spd al Parlamento Ue, Jens Geier. «Non possiamo votarla, è una questione di metodo», gli ha fatto eco la neo vicepresidente del Parlamento, Katarina Barley. Un' armata Brancaleone sempre più sola nell' ostinazione a difendere il principio che chi non era candidato non potesse essere eletto.

    URSULA VON DER LEYEN ELETTA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA URSULA VON DER LEYEN ELETTA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA

     

    E i punti della disfatta glieli ha elencati Frans Timmermans, proprio lo Spitzenkandidat dei socialisti per il quale la Spd si è buttata lancia in resta nella crociata più donchisciottesca della loro recente storia. VDL «si batte contro la crisi ambientale; per il salario minimo; per una tassazione equa», ha fatto sapere Timmermans in un tweet.

     

    angela merkel annegret kramp karrenbauer 3 angela merkel annegret kramp karrenbauer 3

    E sarebbero potuti bastare i numerosi punti di VDL in netto contrasto con la linea ufficiale del suo partito, la Cdu, e della sua leader, Annegret Kramp-Karrenbauer, per convincere la Spd che sarebbe stata una candidata potabile. L' ex ministra della Difesa aveva assorbito persino la proposta del ministro delle Finanze Olaf Scholz (Spd), bocciata finora da Angela Merkel, di un assicurazione europea sulla disoccupazione. Non è bastato. Da Berlino ci ha provato il vicepresidente del Bundestag, Oppermann, a convincere i compagni di partito a cambiare idea. Va votata, ha dichiarato, perché «l' alternativa sarebbe un indebolimento della Ue. Nessuno può volere una cosa del genere». Ma ha chiaramente sopravvalutato i suoi colleghi.

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