Marco Bresolin e Teodoro Chiarelli per ''La Stampa''
margrethe vestager
Prima di dire la sua sulla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Psa, l'Antitrust europeo vuole ulteriori chiarimenti dalle due società. Il verdetto di Bruxelles è atteso per il prossimo 17 giugno, ma la scorsa settimana la direzione generale Concorrenza - guidata dalla danese Margrethe Vestager - ha contattato le due case automobilistiche e chiesto una risposta entro domani. Secondo le indiscrezioni pubblicate dalla Reuters, i dubbi dell'Ue riguardano la quota di mercato che Fca e Psa già detengono nel settore dei van. Per Bruxelles la concentrazione potrebbe creare problemi di concorrenza ed è proprio su questo fronte che la Dg Comp avrebbe chiesto "chiarimenti" e probabilmente anche qualche "concessione".
La notizia non è stata confermata dall'esecutivo Ue, che ha scelto la linea del "no comment", limitandosi a ricordare la scadenza del 17 giugno per il verdetto al termine della sua analisi preliminare (l'operazione era stata notificata l'8 maggio scorso). Se i chiarimenti delle due case automobilistiche non dovessero soddisfare l'Antitrust europeo, la fusione da 50 miliardi subirebbe una battuta d'arresto almeno fino al prossimo ottobre. In assenza di rassicurazioni, infatti, Bruxelles aprirebbe un'indagine approfondita dalla durata di quattro mesi per fare ulteriore luce sull'operazione ed eventualmente imporre condizioni prima di dare il via libera alla creazione del quarto gruppo automobilistico mondiale.
CARLOS TAVARES E MIKE MANLEY ANNUNCIANO LA FUSIONE TRA PSA E FCA
Le osservazioni dell'Antitrust Ue si basano sul fatto che già oggi le due società occupano una quota significativa nel mercato dei veicoli commerciali: sommando la loro produzione, nel 2019 hanno messo sul mercato 755 mila van, pari al 34% delle vendite. Il grosso della produzione è proprio frutto della joint venture italo-francese "Sevel", che prima dell'emergenza Coronavirus produceva fino a 1.200 furgoni al giorno. Ma bisogna considerare anche i veicoli commerciali a marchio Opel, società rilevata dai francesi tre anni fa dal gruppo General Motors. Nonostante la grave crisi che ha colpito l'intero settore automotive a livello globale, Fca e Psa hanno ancora recentemente confermato la validità del progetto di fusione 50/50.
john elkann
Una volta completata l'operazione, Exor, hpolding della famiglia Agnelli, sarà il maggior azionista della NewCo, con circa il 14% del capitale, mentre la famiglia Peugeot,, attraverso le sue holding Epf e Ffp, sarà il secondo socio. Sono previste sinergie per 3,7 miliardi di euro l'anno. La nuova realtà sarà guidata da Carlos Tavares, attuale ad di Peugeot, mentre presidente sarà John Elkann, numero uno di Fca e di Exor. Obiettivo dei due gruppi è di completare la fusione entro la fine del primo trimestre del 2021. Al netto, naturalmente, di eventuali allungamenti dei tempi dovuti all'approvazione da parte delle Autorità antitrust e delle altre Autorità.